Un tabù finalmente spezzato. Dopo 50 anni un pilota italiano torna a conquistare il titolo mondiale della classe regina a bordo di una moto italiana. A riuscirci è stato Francesco Bagnaia, che, nel giorno in cui la Suzuki saluta il Motomondiale conquistando con Alex Rins il Gp della Comunità Valenciana, conquista il suo primo titolo mondiale in sella alla Ducati GP22 grazie al nono posto finale, e alla luce del quarto posto del suo rivale per il titolo, il francese Fabio Quartararo su Yamaha.
Una stagione, quella 2022, che alla luce delle difficoltà patite nel corso della stagione da Honda e Yamaha consacra una volta di più tutto il lavoro portato avanti dalla Ducati (non a caso vincitrice anche del titolo team e costruttori) sia attraverso la squadra ufficiale, sia attraverso le sue squadre satellite: vedi la Pramac con le cinque pole stagionali di Jorge Martin e la pole di Zarco a Portimao, o il terzo posto finale in classifica piloti di Enea Bastianini (dal prossimo anno in Ducati al fianco di Bagnaia dopo l’ottima stagione disputata con il team Gresini) che ha visto nelle vittorie in Qatar, Usa, Francia e Aragona i suoi punti più emozionanti.
Sotto il profilo prettamente statistico, la conquista del titolo mondiale da parte di Bagnaia fa sì che un pilota italiano torni a conquistare il titolo mondiale della classe regina a distanza di 13 anni (l’ultima volta era stato Valentino Rossi nel 2009 con la Yamaha), che la Ducati possa tornare ad assaporare l’ebbrezza del titolo mondiale dopo la vittoria 2007 con Casey Stoner, ma sopratutto che (come già detto) a distanza di 50 anni un pilota italiano possa tornare a conquistare il mondiale nella classe regina in sella a una moto italiana: l’ultima volta era successo nel 1972, con il settimo e ultimo titolo mondiale consecutivo vinto dal binomio Giacomo Agostini-MV Agusta.
Il Mondiale di Bagnaia: la stagione ai raggi X.
Vincere quel titolo mondiale perso per un soffio lo scorso anno. Questo l’obiettivo di Francesco Bagnaia per il 2022, forte del finale della passata stagione che lo aveva visto vincere le ultime due gare di campionato a Portimao e a Valencia.
Guai, però, a pensare a una cavalcata trionfale: se nel 2021 era evidente il feeling che legava Pecco alla sua Ducati, non altrettanto è avvenuto quest’anno, con le prime gare di campionato che hanno visto il centauro torinese alla disperata ricerca di un feeling con la nuova Ducati, arrivato solo dopo alcune gare.
Una sensazione, quella dello scarso feeling di Bagnaia con la sua nuova Ducati GP22, emersa fin da subito nel corso dei test precampionato svoltisi in Qatar sul circuito di Losail, che ha poi ospitato la prima gara della stagione. Si capisce subito che in Ducati ci sarà tanto lavoro da fare per consentire a Pecco di sentire sua la nuova moto, e certamente non aiuta il ritiro dopo soli 11 giri per via di una caduta in cui viene coinvolta anche la Ducati Pramac del poleman Jorge Martin, in una domenica in cui Enea Bastianini vince la sua prima gara in classe regina in sella alla Ducati del team Gresini (moto 2021), e con il rivale al titolo Quartararo solo nono.
Al termine della gara nel confermare le difficoltà intravviste Bagnaia racconterà di aver chiesto alla squadra di non toccare nulla sulla moto, in modo tale da adattarsi a guidare il meglio possibile e al contempo migliorare il feeling con la moto 2022.
Nella gara successiva in Indonesia, aldilà dell’anonimo quindicesimo posto finale si comincia a intravvedere qualche piccolo segnale di ripresa: se sul bagnato in gara Pecco non riesce né a spingere né a frenare, nelle libere su pista asciutta grazie a una modifica messa a punto dai meccanici, riesce a sentirsi decisamente più a suo agio con la Ducati 2022.
Nella terza gara della stagione in Argentina, continuano in parte i problemi di feeling con la moto: se in qualifica Francesco deve accontentarsi di un tredicesimo posto in griglia, in gara il passo è decisamente migliore al punto da risalire fino al quinto posto finale nonostante si rilevi una perdita di potenza in rettilineo e una minore confidenza in staccata ed ingresso curva, in una gara che vede pole e vittoria ad opera dell’Aprilia di Aleix Espargarò, con la Yamaha di Quartararo solo nona. In Classifica Piloti è quindi Espargarò a passare in testa con 45 punti, seguito da Brad Binder (38) e il duo Bastianini-Rins a quota 36, con Quartararo quinto a 35 punti, e Bagnaia quattordicesimo con 12 punti.
Gara dai due volti in America, sul Circuit Of The Americas di Austin: se in qualifica la Ducati registra ben cinque moto nei primi cinque posti con Bagnaia terzo alle spalle del poleman Martin e del compagno di squadra Jack Miller, e davanti alla seconda Pramac di Zarco e a Bastianini, in gara è il giovane talento del team Gresini a conquistare il Gp degli Usa, con Pecco solamente quinto (staccato di 6”045 da Bastianini) e mai in lotta per la vittoria, denotando anche in questo caso delle difficoltà in fase di accelerazione. In Classifica Piloti Bastianini torna in pista con 61 punti, seguito da Alex Rins (Suzuki) a quota 56 e ad Espargarò (Aprilia) a quota 50. Quartararo è quinto con 44 punti, mentre Bagnaia è dodicesimo a quota 23.
Gara difficile anche in Portogallo, con Bagnaia che su pista bagnata manca l’accesso diretto al Q2 per via del 13° tempo conseguito al termine della FP3, e che a pochi minuti dalla conclusione del Q1 dopo aver montato per azzardo un set di gomme slick cade in curva 3 passando su una chiazza di bagnato, riportando un forte dolore scapolo-omerale, che lo costringerà a sottoporsi a dei controlli sia presso il centro medico che presso l’ospedale di Portimao, senza che per fortuna vengano rilevate delle fratture. Il pilota torinese decide di partecipare comunque alla gara dove, partito dall’ultimo posto risalirà fino all’ottavo posto finale, nonostante nel finale riemerga il dolore al braccio legato alla caduta del giorno prima sopratutto in staccata e nei cambi di direzione. A vincere la gara in solitaria è il campione del mondo Fabio Quartararò su Yamaha con 5”4 di vantaggio sulla Ducati Pramac di Johann Zarco, e con 6”068 sull’Aprilia di Aleix Espargarò.
In Classifica Piloti Quartararo (Yamaha) e Rins (Suzuki) passano in testa con 69 punti, seguiti da Espargarò (Aprilia) a quota 66, Bastianini (Gresini Ducati) fermo a quota 61, e Zarcò a quota 51. Bagnaia è decimo con 31 punti, a pari merito con Marc Marquez (Honda).
A Jerez (sede del Gp di Spagna, sesta gara del Mondiale 2022) arriva il primo acuto stagionale di Francesco Bagnaia: se in qualifica Pecco ottiene la pole infliggendo dei distacchi piuttosto pesanti agli avversari (con Quartararo secondo staccato di 463 millesimi, ed Aleix Espargarò staccato con la sua Aprilia di 763 millesimi), la gara vedrà la vittoria del pilota torinese della Ducati, abile a tenersi dietro alle spalle per tutto il Gp il pilota francese della Yamaha, arrivato a 285 millesimi dal vincitore. Nettamente più staccata l’Aprilia di Espargarò, a 10”977 dalla Ducati numero 63. In Classifica Piloti Quartararo resta in testa con 89 punti, seguito da Espargarò (82), Bastianini e Rins (69), e il duo Bagnaia-Mir (56), con il pilota torinese che per la prima volta nella stagione entra nella top 5 in Classifica Piloti, a conferma che grazie al duro lavoro svolto in Ducati nell’arco del weekend finalmente è stato possibile estrarre tutto il potenziale dalla moto 2022.
La sensazione è che per Pecco sia finalmente cambiato il vento, e che altre soddisfazioni possano arrivare nell’arco della stagione, e una conferma in tal senso arriva dalla tappa successiva in Francia, che vede Bagnaia conquistare la seconda pole position consecutiva davanti al compagno di squadra Jack Miller. La gara riserverà però tutt’altro scenario, con il duello tutto italiano tra Bagnaia e Bastianini, con il pilota riminese che supera Pecco a sei giri dal termine, e con il pilota torinese che nel corso della tornata successiva perde l’anteriore cadendo in curva 13. Gara finita per lui, con Bastianini che si aggiudica così la gara davanti alla Ducati di Miller e all’Aprilia di Espargarò. In Classifica Piloti Quartararo resta in testa con 102 punti, seguito da Espargarò (98) e Bastianini (94), con Bagnaia settimo a quota 56.
Nel Gp d’Italia arriva però il pronto riscatto di Bagnaia: se le qualifiche ci mostreranno ben cinque Ducati davanti a tutti con la pole position ad opera della Ducati Gresini di Fabio di Giannantonio davanti alle Ducati del team VR46 con Marco Bezzecchi secondo davanti a Luca Marini terzo, con la Ducati Pramac di Johann Zarco quarto e Bagnaia quinto in sella alla Ducati ufficiale, la gara vedrà la vittoria di quest’ultimo (abile a sfruttare l’ottimo passo gara evidenziato nel corso delle libere) davanti alla Yamaha di Quartararo e all’Aprilia di Alexis Espargarò. In Classifica Piloti Quartararo è sempre in testa con 122 punti, seguito da Espargarò (114) e da Bastianini (94), ma al quarto posto in classifica sale Bagnaia con 81 punti. Solamente 41 punti dividono il centauro torinese dal rivale per la lotta al titolo iridato.
Dopo due ritiri in Catalogna (caduta innescata dalla Honda di Takaaaki Nakagami nel primo giro) e in Germania (caduta nel corso del quarto giro quando si trovava in seconda posizione) con entrambe le gare vinte dalla Yamaha di Fabio Quartararo, Quartararo), arrivano per Bagnaia ben quattro vittorie consecutive (Olanda, Gran Bretagna, Austria e Gp di San Marino e della Riviera di Rimini), che rilanciano le ambizioni iridate di Pecco, portandolo a 30 punti dal pilota francese della Yamaha a sei gare dalla conclusione del Mondiale.
Nella gara successiva di Aragon il primo colpo di scena: se Bagnaia conquista un preziosissimo secondo posto alle spalle del vincitore Enea Bastianini (che dal prossimo anno diventerà compagno di squadra proprio del centauro torinese al posto di Miller), Quartararo cade nel corso del primo giro dopo aver tamponato la Honda di Marc Marquez. In Classifica Piloti il pilota francese mantiene la leadership con 211 punti, ma Bagnaia si avvicina a quota 201, con Espargarò terzo a quota 194, e Bastianini quarto e più staccato con 163 punti.
La successiva tappa giapponese di Motegi vede la vittoria della Ducati di Jack Miller davanti alla KTM di Brad Binder e alla Ducati Pramac di Jorge Martin, con Enea Bastianini nono e Bagnaia costretto al ritiro nel corso dell’ultimo giro. Quartararo chiude la gara in ottava posizione, con il distacco nei confronti di Bagnaia in Classifica Piloti che risale a +18.
Tra il Gp di Thailandia e il Gp d’Australia la classifica subisce la scossa decisiva: ai due terzi posti di Bagnaia corrisponderanno un diciassettesimo posto e un ritiro da parte di Quartararo, con il ducatista che supera il pilota francese in testa alla classifica. 233 i punti di Bagnaia contro i 219 di Quartararo.
Nella penultima gara della stagione sul circuito di Sepang Bagnaia (in rimonta dalla nona posizione) si aggiudica il Gp della Malesia davanti a un coriaceo Bastianini e a un buon Quartararo terzo (in rimonta dalla dodicesima posizione), con la Classifica Piloti che a una gara dal termine vede Bagnaia in testa con 258 punti, Quartararo a quota 235, e per il terzo posto una lotta piuttosto ravvicinata tra Espargarò (212) e Bastianini (211).
Nell’ultima gara di campionato in programma sul circuito Ricardo Tormo di Valencia è importante per Bagnaia non prendere rischi: se a vincere il Gp della Comunità Valenciana è la Suzuki di Alex Rins davanti alla KTM di Brad Binder e alla Ducati Pramac di Jorge Martin con Fabio Quartararo quarto, a Pecco basta il nono posto per conquistare il titolo mondiale, forte dei 19 punti di vantaggio in Classifica Piloti su Quartararo.
Comprensibile a fine gara la gioia del pilota torinese, il quale non esita ad abbracciare tutti gli uomini della sua squadra ma anche il suo prezioso mentore Valentino Rossi, al suo fianco in questa giornata di festa che regala un nuovo campione italiano alla classe regina.
Uno dei grandi pregi di Pecco è quello di rispettare profondamente i suoi avversari, motivo per il quale non deve sorprendere l’abbraccio a fine gara con Quartararo, venuto a complimentarsi direttamente con il ducatista.
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Tante le sfide che attendono Bagnaia il prossimo anno, con Quartararo che presumibilmente si presenterà al via del prossimo Mondiale in sella alla sua Yamaha con una forte voglia di riscatto, al pari di Marc Marquez sul fronte Honda, desideroso di mettersi alle spalle i momenti non semplici affrontati nelle ultime stagioni per poter lottare per il titolo, così come sarà da valutare con molta attenzione quale potrà essere sulla lunga distanza la convivenza tra lo stesso Bagnaia e il nuovo compagno di squadra Enea Bastianini, in arrivo nel team ufficiale Ducati dopo aver fatto molto bene con la moto 2021 assieme al Team Gresini.
Se Bagnaia riuscirà a creare un nuovo ciclo di vittorie e titoli al pari dei più grandi campioni della storia recente (e non) del Motomondiale, sarà solo il tempo a dirlo.