L'allenatore del Manchester United è da sempre sostenitore e finanziatore del partito laburista. E sul premier britannico Cameron ha un'idea abbastanza chiara...
Di Alex Ferguson e del suo quarto di secolo alla guida del Manchester United si sa tutto, aggiornare le statistiche è un esercizio ormai quasi banale. Meno conosciuta è la vita privata del grande scozzese, fondamentalmente diversa da quella del 90% dei suoi calciatori (nel senso che ha la stessa moglie, Cathy, da 44 anni). E ancora meno conosciute sono le sue idee politiche, che di recente sono state svelate proprio dal suo partito di appartenenza.
Non è strano che da sempre Ferguson, purissimo figlio della working class (fino ai 23 anni, quando firmò per il Dunfermline, al lavoro di attaccante abbinò prima quello di operaio e poi quello di commesso), abbia simpatizzato per il Labour Party. Quello che non si sapeva è che da molti anni è uno dei principali finanziatori privati del partito, come si evince dal bilancio laburista. In mezzo a una quantità industriale di cantanti e attori lui è l'unico sportivo di nome ad avere messo soldi veri (contributi da almeno 5mila sterline l'anno).
Pur non esprimendo pubblicamente giudizi politici, al contrario di quanto fanno cantanti, impiegati, medici e falegnami (non si capisce perchè un allenatore non possa farlo), si sa che non è un grande fan dell'attuale primo ministro britannico David Cameron. Non perché sia conservatore, quanto perché ''Si presenta bene, ma è solo un personaggio televisivo'' (frase riferita al Daily Mirror dal suo assistente Mike Phelan). Non lo vediamo bene come successore di Allegri, ma la sua fortuna è che non gliene potrebbe importare di meno.