Telecommando - La versione XXL del telegiornale sportivo di Italia Uno è un'esperienza lisergica. Pagelle prive di senso, interviste da bar, giochini fra amici, servizi che non oserebbe mandare in onda nemmeno Studio Aperto...
Gioite, o torme di fricchettoni pischelli e su d’età, che pur di sballarvi senza avere guai con la legge vi fate le vacanze o anche solo un weekend low cost ad Amsterdam, dove passate da un coffee shop all’altro. Beh non avete più bisogno di tutto questo! Lasciate stare marijuana, hashish, funghetti, popper e tutte le altre delizie olandesi! Vi basta guardare, e magari registrarsi per potervelo rivedere ad libitum, Studio Sport XXL, il sabato notte su Italia Uno. Un’esperienza lisergica, un viaggio oltre le porte della percezione, un’esperienza sballante. Bastano tre minuti per un effetto che neppure con un cannone di Blueberry haze o di Super Skunk o di Black Widow (vi sarò grato se eviterete di chiedermi da dove mi deriva questa competenza specifica).
L’idea potrebbe non essere male, anzi non lo è: un rotocalco che fa il punto della settimana sportiva appena terminata e guarda già un po’ avanti. Il problema è com’è realizzato. In stile Italia Uno, ovvero in stile ggggggggiovane, simpa, ehi raga tutto rego? Prima ci si libera del fardello, che sono i due anticipi del sabato, con dei servizi rapidi e senza lo straccio di un’intervista. Poi si parte con la grande idea: la top ten. Ehi raga, la top ten! Fico, l’hit parade!
E qui si parte con la roba forte. Eccovi solo il meglio, dalla puntata di ieri notte (giuro che è tutto vero, ho la registrazione). Un po’ di voti al Milan. Nell’ordine: 0 (ai tifosi che si sono insultati tutto il tempo con quelli del Genoa), 8 (ad Allegri perché il Milan non prende gol), 100 (a Ibra, la sua percentuale realizzativa in base alle palle avute), S (small, la taglia calcistica di Robinho), 10 (ad Abbiati, che ha fatto delle parate), 80 (a Dinho, il suo numero di maglia). Come canterebbero Cochi e Renato, ci piacerebbe aver una pagella intelligente che segua un filo logico portante.
Poi Valentino Rossi e le sue sfighe di quest’anno con Guido Meda e i suoi toni confidenziali da bar e subito dopo un’intervista a Paolo Cevoli, il comico che fa con Vale gli spot per una nota compagnia telefonica. L’idea immaginiamo sia: siccome Rossi ora ha male alla spalla, intervistiamo la sua spalla in tv. Sta iniziando a girarvi la testa? Non preoccupatevi, le prime boccate è normale.
E infatti subito arriva il primo sballo. Il servizio su Byron Moreno, a proposito di droghe. L’autore, si merita che ne diciamo pubblicamente il nome, è Francesco Vecchi, che partendo dal caso dell’arbitro di Italia-Corea beccato con l’eroina nelle mutande («arbitro di specchiata moralità, soltanto che lo specchio gli serve per sniffare») ipotizza le spiegazioni agli ultimi svarioni dei direttori di gara nostrani: Orsato (Lecce-Fiorentina) arrestato mentre si rollava un cartellino, Mazzoleni (Juve-Samp) e Rizzoli (Parma-Genoa) alcolizzati, Gervasoni (Fiorentina-Napoli) vittima di allucinazioni, Russo (Brescia-Roma) ha un assistente sociale e Rocchi (Cesena-Lecce) è stato perquisito negli spogliatoi, «cercavano funghi allucinogeni, ma nelle mutande gli hanno trovato un bel finferlo», testuale. Un doppio senso porcino. E, a parte tutto il resto, non basta siffatta chiusura di siffatto servizio per spedirvi in paradisi artificiali o per mandare all’inferno chi ha simili idee e chi gliele lascia realizzare?
E chi gliele lascia realizzare è il curatore di XXL, nientemeno che Giorgio Terruzzi (no dico, Giorgio Terruzzi! Uno che ha lavorato con Beppe Viola!), che si concede anche un servizio perfetto per Studio Aperto sullo sci nautico fatto con la tavola tipo snowboard, con musichetta rockeggiante ggggiovane in sottofondo e derisione dei look dei concorrenti intervistati (che se lo meritano, ma è un altro discorso). Ci sono anche cose normali, come quella sulla Juve che non ha Pastore mentre il Palermo sì (a Torino, non so com’è, ma credo se ne siano accorti).
Ma quando credete che ormai l’effetto stupefacente stia scendendo e tutto stai tornando alla normalità, pam, ecco l’altra botta grande e vera. Ed è ancora lui! Sì, riecco Vecchi, idolo incontrastato - o forse più semplicemente sotto gli effetti a sua volta dei fumi ipnotici e psichedelici di XXL - con le cose belle e brutte della settimana votate col “Ci piace” “Non ci piace” e col pollice su e giù, tipo Facebook (stavamo per scrivere fessbook). Il trionfo quando commenta la notizia che Kakà canterà in un disco con la moglie: «Anche Rooney e sua moglie hanno deciso di cantare insieme. Hanno scelto Vaffanculo di Marco Masini». E a questo punto le vostre pupille spariscono dalle orbite, vi sentite leggeri leggeri, e volate fino a raggiungere il Nirvana, ragazzi. Ora la vostra mente vaga libera e felice, non desiderate più niente dalla vita. Se non di morire .
Livio Balestri