Non sono poi molti i giocatori capaci di avere un forte impatto sulla partita nonostante abbiano a disposizione una manciata scarsa di minuti. L’exploit di
Jeffrey Sarpong nell’ultima giornata della Liga spagnola è però meno sorprendente di quello che potrebbe sembrare, almeno per chi conosce il giocatore, la cui fama però è pressoché nulla al di fuori del suo paese di origine, l’Olanda. Prima, però, un rapido cenno ai fatti.
Real Sociedad-Espanyol stava stancamente avvicinandosi verso un pareggio a reti inviolate, quando il tecnico dei baschi Martin Lasarte decide di gettare nella mischia
Sarpong, uno degli acquisti estivi del club di
San Sebastian. Mancano dieci minuti al fischio finale. Schierato largo a sinistra nel 4231, il giocatore “azzanna” la partita, proponendosi nello spazio e puntando l’uomo in continuazione, fino a trovare l’episodio vincente calciando un siluro su punizione che, dopo essersi stampato sul palo, provoca l’autorete di
Juan Forlìn. Per la
Real Sociedad si tratta del secondo successo in campionato.
Sarpong possiede le qualità per non essere un semplice fuoco di paglia. Centrocampista offensivo classe 1988, a dieci anni era già nel vivaio dell’Ajax grazie al programma televisivo Willem Wever. A 17 Danny Blind lo fa debuttare in prima squadra, ma la concorrenza nel suo ruolo, quello di numero 10 alle spalle del tridente, è sempre molto, troppo affollata. Nemmeno l’arrivo di Marco van Basten, suo estimatore ai tempi delle giovanili, cambia le cose, regalandogli solo brandelli di partita. In quattro anni e mezzo Sarpong ne colleziona appena venti.
Si cambia aria nel gennaio 2010, per un prestito al Nec Nijmegen. Sarpong si piazza in cabina di regia. Prove generali in Coppa d’Olanda, dove è il migliore di un Nec che sfiora il colpaccio all’
Amsterdam Arena. Poi arriva il 4-2 al
Nac Breda; quattro reti del Nec, quattro assist di Sarpong, che eguaglia il primato del maggior numero di passaggi gol effettuati da un giocatore in un singolo incontro stabilito il 19 ottobre da Andy van der Meyde in un Ajax-Az 6-2.
Tornato all’Ajax, la musica però non cambia. Jol lo prova come ala destra, perché nel suo ruolo ci sono già Siem de Jong, Christian Eriksen e Nicolas Lodeiro. Meglio emigrare, e la Liga è indubbiamente un ottimo approdo. Una volta Sarpong ha dichiarato che sarà soddisfatto solo dopo aver avuto una carriera alla Kakà. L’importante è che non ne abbia una alla
Van der Meyde.