Come mi ha fatto notare qualcuno di voi nel blog, che leggo tutto dall'inizio alla fine, è la terza copertina su Del Piero in un anno.
Non sono poche, me ne rendo conto, e come ho fatto il mese scorso per Eto'o voglio ragionare insieme a voi della scelta.
Il capitano juventino lo avevamo messo su la prima volta a marzo, in un servizio dedicato ai bianconeri. Allora, tanto per cambiare, era una delle poche note positive in una squadra in evidente difficoltà.
Non avevo alternative: Diego era impalpabile, Felipe Melo disastroso, nessuno sembrava salvarsi nella scialuppa nel frattempo affidata a Zaccheroni.
Ad agosto è arrivata la seconda, stavolta in un foto-finish con Diego.
Dei nuovi nessuno era stimolate: Martinez, Pepe, Bonucci, Motta. La copertina richiede un testimonial forte, riconoscibile. Era la nuova Juve che partiva e bisognava scegliere un volto a corredo dell'intervista con Del Neri (gli allenatori in copertina mai). Fino all'ultimo sono stato tentato con il brasiliano, ma la fortuna mi ha spinto all'ultimo verso Alex. Dico fortuna perché due giorni dopo l'uscita del Guerino Diego è stato venduto all'estero.
La terza è ora. La ragione stavolta è persino elementare: un'intervista esclusiva. È raro che Del Piero parli a un giornale in forma così diretta, tra l'altro raccontando diciotto anni di calcio.
Erano tre mesi che Pinturicchio non si confidava con nessuno e le sue parole («Io continuo») solleveranno un bel dibattito interno alla Juve, visto che il rinnovo sarà tema caldo della Primavera e lui ha scelto il nostro giornale per anticiparlo. Biscardi avrebbe urlat sgup.
Vi prometto che per un po' non scomoderemo più il capitano. Ma bisogna anche essere sinceri: le copertine fuori da Inter, Juve e Milan sono un bagno di sangue alle edicole. Non è colpa mia, non è colpa di nessuno, il calcio italiano si è trasformato in questa cosa, colpevoli io credo le tv. Anche a me piacerebbe farne una su Di Vaio o Di Natale, che la meriterebbero, ma questa resta un'azienda e a fine anno bisogna fare utili, non perdite.
In uno stimolante post, Raffa proponeva una copertina su Iniesta Pallone d'oro. Pensate se fossimo stati in edicola tutto il mese di gennaio con lo spagnolo in prima pagina e il Pallone d'oro finito a Messi. Questo per dire quanto non sia semplice scegliere tema e figura.