Angel Di Maria è un serio candidato alla palma di colpo di mercato dell’anno nella Liga, almeno secondo il settimanale Don Balon. Il madridista, autore di un ottimo primo semestre “spagnolo”, se la gioca con i due David, rispettivamente
Villa del Barcellona e
Trezeguet dell’Hercules, e con il sottovalutato Borja Valero, perno del centrocampo del Villarreal. Sembra insomma che quest’anno il Real Madrid i propri soldi abbia saputo spenderli bene e, caso abbastanza raro, risparmiarli ancora meglio. La finestra invernale di mercato ha infatti portato nella capitale il togolese
Emmanuel Adebayor, ingaggiato però dal Manchester City solamente con la formula del prestito con opzione di acquisto in estate alla cifra di 15 milioni di euro. Una cautela provvidenziale, specialmente alla luce dei flop collezionati dalle Merengues nei trasferimenti invernali degli ultimi anni. I numeri non mentono: dal 2005 a oggi, solamente tre acquisti su dieci possono essere ritenuti azzeccati.
Nella stagione 2004/05 la disperata ricerca di un frangiflutti davanti alla difesa fece optare il Real per il truce danese
Thomas Gravesen, soprannominato l’orco, che però a Madrid si fece ricordare solamente per una scazzottata in allenamento con
Robinho. Onore al brasiliano per il coraggio dimostrato nell’affrontare un simile bestione. La stagione successiva è stato il turno di
Antonio Cassano e
Cicinho. Del fallimento del primo si sa tutto, compresi gli sberleffi alle spalle del tecnico
Capello; il terzino brasiliano per contro fece un pizzico meglio, non tanto però da creare nostalgia né rimpianti quando venne dirottato a Roma.
Buona la pesca nel gennaio 2007, dove al modesto centrale di centrocampo
Fernando Gago vengono affiancati il connazionale
Gonzalo Higuain – inizi difficili, poi rendimento e media-reti strepitosi – e l’esterno brasiliano
Marcelo, entrambi titolari (Higuain è fuori per infortunio) anche quest’anno con
Mourinho. Dopo un inizio 2008 senza movimenti, il Real è caduto negli antichi vizi l’anno successivo. Escludendo la diga
Lassana Diarra, gli altri tre nuovi arrivi sono stati scaricati nel giro di sei mesi. Non pervenuti
Daniel Parejo e
Julien Faubert (il francese fu pagato 1.5 milioni di euro per disputare due mezzore nella Liga, addormentarsi in panchina durante un incontro con il Villarreal e saltare un allenamento pensando di avere una giornata libera), un pesce fuor d’acqua
Klaas-jan Huntelaar, acquistato senza convinzione. Oggi le Merengues sembrano aver imparato la lezione.