Come ormai tradizione, ecco i miei perché relativi alla prima pagina del nuovo Guerino in uscita domani, di cui anticipiamo la copertina sul sito.
Ho scelto di puntare sul d
erby di Milano, in programma il primo week-end di aprile. Curiosità: non ho potuto scrivere la data del 3 aprile, perché fino alla prossima settimana - quando l’Inter giocherà il ritorno di Champions - la Lega calcio non conoscerà il giorno della partita.
Il derby mi è sembrato l’evento più importante di questo mese. Dico di più: l’ultimo week-end mi ha confortato nella scelta. Avendo chiuso il numero venerdì pomeriggio, vi confesso che sulla rimonta dell’Inter con il Genoa ho quasi tirato un sospiro di sollievo. Si parlerà solo di Milan-Inter per un mese e anche noi del Guerino diremo la nostra. La chiave utilizzata - visto che non siamo un quotidiano ma un mensile - è quella della sfida tra ex, nella fattispecie
Ibrahimovic e Leonardo. Al brasiliano abbiamo riservato un belissimo ritratto di Enzo Palladini all’interno del giornale, mentre lo svedese compare nell’annessa classifica dei 100 traditori di ogni tempo (credo che farà molto discutere e arrabbiare qualche protagonista: benissimo!).
Tra Ibra e Leo, i due voltagabbana, ho premiato come immagine di copertina il primo perché calciatore. Ho già spiegato che gli allenatori non aiutano le vendite, evidentemente i lettori si identificano con la maglia e non con i cappotti di chi siede in panchina. Se permettete, meglio così.
Gli altri richiami di prima erano obbligati: Mura che analizza tutti gli errori della Juve, il momento della Roma (con i retroscena di Tucidide), l’intervista ad Amauri alla quale avete partecipato voi (a proposito, ho usato molte domande vostre, citandovi). Infine la presentazione enciclopedica dell’Argentina a cura del suo “ambasciatore” in Italia: Matteo Dotto.
Il servizio che ho amato di più è quello dei vecchi stadi di Serie A oggi abbandonati. Ma non ci anticipo nulla e vi lascio la sorpresa.
Buona lettura