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Dieci domande (stupide) al campionato

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Da giorni vivo in una centrifuga. Domenica sera a Roma per la Giostra del gol (Rai International), oggi a Modena per un dibattito con Demetrio Albertini sulla storia del calcio. Domani un altro treno per Milano e il passaggio necessario a Sky per presentare il GS Storie dedicato al Napoli. Dimenticavo: venerdì scorso ero stato a Napoli per l'intervista del prossimo numero del Guerin Sportivo (Mazzarri). Consigliata. Viaggiando in su e giù per l'Italia, che è molto più simile di quanto vogliano farci credere i telegiornali della sera, ho avuto modo di riflettere meglio sulla stagione che si è conclusa ieri sera. Ho cercato di tirarne fuori 10-domande-10, un must della posta del Guerino. Se c'è un (potenziale) direttore dall'altra parte, mi risponda. 1) Perché nessuno dice che la differenza tra Inter e Milan è stata solo nei derby? Nelle rimanenti 36 partite, le due milanesi hanno fatto gli stessi punti.  Detto che il Milan ha meritato, è un dato curioso. 2) Perché molti interisti, a cominciare dal presidente Moratti, si sono accaniti contro Benitez, omettendo che prendeva meno di un gol a partita, mentre Leonardo - con un Ranocchia in più e molti senatori recuperati - ne ha preso oltre uno a gara? 3) Perché pochissimi ricordano che il Napoli ha fatto 11 punti in più di un anno fa, dove pure aveva sorpreso con il sesto posto? La retromarcia bilaterale di Mazzarri e De Laurentiis, intenzionati adesso a proseguire insieme, è la notizia più bella dopo (o prima) del terzo posto. 4) Perché non si ricorda che con un paio di arbitraggi migliori e un pizzico di tenuta nel finale, la Lazio sarebbe arrivata tranquillamente quarta? E perché si accenna solo al fatto che Lotito sia infuriato con il Milan perché dietro al pari di Udine legge la vendetta fredda di Galliani per la guerra in Lega? 5) Perché non si apre una serie discussione su Burdisso, Mexes, Juan e su tutta la retroguardia della Roma? Può una squadra arrivata seconda un anno fa prendere più di 50 reti, meglio solo di altre quattro squadre. Se togli Totti a questa Roma, caro DiBenedetto, resta poco. 6) Perché la Juve chiude con appena 3 punti in più di un anno fa - stagione tragica con Ferrara e Zaccheroni - senza che Marotta perda il posto come Secco? Di più: senza nemmeno una seria critica da parte della stampa, a parte poche eccezioni. L'acquisto del duo Martinez-Pepe (22 milioni) è forse peggiore di Diego (24)? 7) Perché per l'ennesima volta - dopo il no a Stankovic e Mancini - la dirigenza juventina sceglie Conte sull'onda popolare? Perché nessuno si alza a ricordare che la Triade sapeva imporre Ancelotti contro la piazza? 8 ) Perché Zamparini distrugge sempre ciò che crea? Grandi affari sul mercato, intuizioni geniali, poi le parole che corrono libere e i danni su una squadra che in campionato poteva fare molto di più. La chiamata di Cosmi resta una comica. Per fortuna, Delio Rossi ha saputo portare la squadra in finale di Coppa Italia. 9) Perché non si dice che Lecce e Cesena sono i due veri capolavori della stagione, persino più dell'Udinese quarta? I salentini si sono salvati con una rosa modesta, forse la peggiore dell'intera Serie A e con 66 gol subiti, i romagnoli hanno retto con il più basso monte ingaggi della categoria e senza un goleador. E perché non si scrive che togliendo i successi incredibili firmati da Colomba contro Inter, Udinese, Palermo e Juve, il Parma sarebbe stata la più indiziata alla discesa? 10) Perché, infine, nessuno è pronto a sfidare l'impopolarità, spiegando che la contestazione, le minacce e la violenza ai giocatori non aiutano la squadra? Domanda nella domanda: è servito prendersela con i pullman della Samp o con i giocatori del Bari?