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Signori e signori, riecco il calcioscommesse

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Dunque ci risiamo. Un altro scandalo bussa alle porte del calcio italiano. Ma forse sarebbe meglio dire che sfonda le pareti, vista la portata dell’indagine che si annuncia da Cremona, con la sua montagna di indizi. Diciassette arresti, compresi quelli domiciliari di Signori, ma anche 28 indagati, tra i quali nomi famosi di Stefano Bettarini e Cristiano Doni, già coinvolto alcuni fa in una celebre partita di Coppa Italia contro la Pistoiese. L’impressione è che il vaso sia stato appena scoperchiato: con 50mila intercettazioni nelle mani degli inquirenti, ritengo che la vicenda si allargherà a macchia d’olio. È di pochi minuti fa la notizia che non c’è solo Inter-Lecce per la Serie A, ma anche quel Brescia-Bologna per il quale la Snai aveva bloccato le scommesse il giovedì. Ci aspetta un’altra estate di denunce, indagini, veleni, forse anche di penalizzazioni, con qualche classifica riscritta negli uffici romani. Che orrore, che tristezza, il giorno dopo la richiesta dei pubblici ministeri per Calciopoli. Il gip Salvini e il procuratore Di Martino hanno parlato apertamente di «campionati alterati», con il coinvolgimento delle neopromosse Atalanta e Siena. Persino l’elefantiaca giustizia sportiva - da cinque anni combattuta sulla radiazione di Moggi - dovrà premere l’acceleratore. Da stamattina squilla il mio telefono. La notizia, giunta presto sui siti e sulle agenzie, ha sconvolto tutti, amici e colleghi. Il calcio non è emendabile. Qualcuno ha ritirato fuori lo scandalo del 1980, quello con la volante della polizia sulla pista di atletica leggera, ma dobbiamo dire che da allora a oggi le inchieste e i milioni di dubbi non sono mai mancati. Ecco: detto che il garantismo va assicurato a tutti, e che gli imputati potranno e dovranno provare di essere estranei al reato, dico con franchezza che non sono stupito dell’accaduto. Era semmai inspiegabile che di fronte a scommesse milionarie sui famosi over o su risultati esatti (ricordo un leggendario Gallipoli-Grosseto 2-2), nessuna procura fosse ancora intervenuta in modo massiccio. Qualcosa non tornava da tempo, siamo onesti almeno noi, da molto tempo. Se è vero che l’inchiesta è scattata per la geniale idea di Paoloni di mettere degli ansiolitici nelle bibite dei compagni, beh, mi pare ciò che accadde con Mario Chiesa alla vigilia di Tangentopoli. Aspettiamocene di belle, anzi di brutte. Domani è la festa della Repubblica. Voglio fare gli auguri a tutti. La bandiera del calcio, espressione importante del nostro Paese, avrebbe bisogno di essere mantenuta pulita. E non sfregiata da certi individui. Banda di zingari o banda di sfigati che sia.