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Quanto siamo cambiati (bene? male? vedete voi) in questi anni lo dimostra anche la sensazione che abbiamo provato in questi giorni: che Peppino Prisco sia morto da 100 anni e non da 10. Tanto ci appare lontana una figura di tifoso come la sua, fatto di ironia pungente mista a battutine meno divertenti ma sempre simpatiche dette da lui (che se non si era interisti magari non si amava, ma difficilmente si odiava, per quell'aria di chi prende in giro anche un po' se stesso, insieme agli altri). Ora prevalgono i tifosi che anche per festeggiare una vittoria si dedicano anzitutto a insultare l'avversario. Molta colpa dei mass media, che questi tifosi sono andati scientemente a cercarli su blog, forum, chat, trasmissioni varie, magari anche per stigmatizzarli ma in realtà facendone degli esempi, dei modelli, addirittura degli opinionisti. Gente che l'ironia non sa cos'è e se ve bene sfodera al massimo sarcasmo aggressivo e derisione. Qualcuno, leggendo le battute qui sotto, dirà che in fondo anche lui, come altri interisti, dava agli juventini dei ladri e ai milanisti dei mentecatti. Certo, ma conta anche come le si dice le cose: la prima battuta, quella sulle dita della mano, è perfetta per eleganza e perfidia. Pensate come adesso un interista esprimerebbe lo stesso concetto, dopo anni di diatribe per Calciopoli, Moggi e tutto il resto. Siccome una persona sopravvive nelle cose che ha fatto (e gli avvocati campano anzitutto di parole), ricordiamo lo storico vicepresidente dell'Inter con alcune delle sue battute migliori. Invitando anche juventini e milanisti a farsi due risate, per il discorso di cui sopra e perché promettiamo che - se mai spunterà un Prisco rossonero o bianconero - lo omaggeremo allo stesso modo. (Ringraziamo il sito www.blogorrea.it) - Dopo che ho stretto la mano a un milanista me la lavo. Dopo averla stretta a uno juventino mi conto le dita. - Se dovessi difendere il Milan per quanto ha combinato a Marsiglia, chiederei una perizia per incapacità di intendere e di volere. - Come finirà Ascoli-Milan? Non so, non mi interesso di squadre minori. - Sto preparando lo striscione del Milan Club Marsiglia. C'è già lo sponsor: l'Enel. - Se lo scudetto non potesse andare all'Inter, certo che farei il tifo per l'altra squadra di Milano: la gloriosa Scarioni, nella quale giocai anch'io da giovane. - Un pronostico per Juventus-Milan di questa sera? Spero perdano entrambe. - Il Milan primo in classifica? Un refuso tipografico. - Vedere Milan-Cavese 1-2 del 1982 in televisione, con i cugini in B è una cosa che fa molto bene a chi è malato. - Il Milan è andato in B due volte, una pagando e una gratis. - Una volta mi hanno chiesto se mio figlio Luigi avesse mai tifato per il Milan. Ho risposto: "Lui ha gli occhi azzurri ed è chiaro di capelli, mentre io sono scuro e ho gli occhi neri. Se avesse anche tifato Milan, avrei chiesto la prova del Dna". - Il rigore negato a Ronaldo in Juventus-Inter? Non è stato assolutamente un furto. In realtà si è trattato di ricettazione. - Per chi tiferò nel match tra Juventus e Ajax? Purtroppo ho una nonna di Amsterdam... - Lo 0-6 nel derby? Non ricordo. E poi i giornalisti ne inventano sempre tante. - Il presidente vorrebbe un 3-0 nel derby. Io invece nei confronti dei milanisti sono più generoso, mi accontento di una vittoria su autorete allo scadere. - La delusione di quest'anno per me sono Milan e Juventus. Vanno troppo forte, sono molto deluso. - La Juventus è come una malattia che uno si trascina dall'infanzia. Alla lunga ci si rassegna. - Prima di morire mi faccio la tessera del Milan, così sparisce uno di loro. - Il Milan? Ho forti timori che quest'anno rimarrà in Serie A. - Non è vero che tifo solo l'Inter. Tifo anche contro l'avversaria del Milan. - L'Inter nacque da una scissione del Milan... Ecco la dimostrazione che si può fare qualcosa di importante partendo da niente. - Scusate, ma prima di iniziare questo dibattito pubblico, vorrei che tutti ci alzassimo in piedi, per un momento molto serio e importante. Ecco, quello che volevo dirvi è questo: chi non salta rossonero è - è!! - Ah, lei è Luisa Corna? Non l'avevo quasi riconosciuta con tutti quei vestiti addosso. - I giocatori dell'Inter vanno a donne? Alla loro età anch'io avrei fatto lo stesso, se non fossi stato accidentalmente impegnato nella campagna di Russia. Ma su queste loro serate hard non so che dire: quando vanno non mi invitano mai. - Recoba ha il passaporto falso, è vero. Ma non si è neanche reso conto che fosse reato. Va assolto per non avere compreso il fatto. Livio Balestri telecommando@hotmail.it