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Ranking FIFA: balzo in avanti dell'Italia

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Arrivano buone notizie sul fronte Ranking FIFA per l’Italia che, grazie ai buoni risultati ottenuti nell’ultimo mese, è riuscita a rimontare ben sei posizioni, riportandosi, così, al sesto posto. La più importante graduatoria mondiale per Nazioni è guidata sempre dalla Spagna, seguita dalla Germania che ha scavalcato l’Uruguay, attualmente al terzo posto. Al quarto ed al quinto posto, entrambe in ascesa, troviamo l’Inghilterra ed il Portogallo, che precedono di pochi punti l’Italia. Tra le Nazionali superate dall’undici azzurro annoveriamo l’Olanda, l’Argentina, la Croazia, la Danimarca e, soprattutto, il Brasile, che ha perso 6 posizioni ed è clamorosamente scivolato all’undicesimo posto. Ricordiamo che l’Italia stazionava al 12° posto da 3 mesi e non raggiungeva la sesta posizione dall’Ottobre 2011. Si presentava molto arduo il compito di Prandelli in questo senso, in quanto, le prestazioni altamente negative della Nazionale di Lippi nella Confederations Cup nel 2009 e nel Mondiale dell’anno successivo, avevano fatto perdere al ranking azzurro molte posizioni, al punto che, nell’ottobre 2010 l’Italia si trovava al 16° posto (peggior risultato di sempre). Considerata la vicinanza delle squadre che precedono gli azzurri nella graduatoria mondiale, il prossimo obiettivo della Nazionale italiana potrebbe essere quello di raggiungere il quinto posto (occupato l’ultima volta nel maggio 2010), oppure il quarto posto (occupato l’ultima volta nel marzo 2010), ma, considerato anche l’abbordabile gap nei confronti dell’Uruguay, anche l’eventuale terzo posto (che l’Italia non occupa dal lontano novembre 2008) potrebbe essere alla portata degli azzurri nel giro di pochi mesi. Va evidenziato il fatto che l'Italia non era protagonista di una rimonta così ampia dal lontano luglio 2006, quando, nel giro di un mese, risaliì addirittura di 11 posizioni, arrivando ad insidiare la leadership del Brasile. Ricordiamo che questa graduatoria viene stilata in base ai risultati ottenuti negli ultimi 4 anni. Di Roberto Vinciguerra