Più di 200 partite, quasi tutte di calcio, probabilmente truccate prendendo in considerazione solo 4 mesi di attività (600 all'anno, quindi, facendo una proiezione) e di fatto la sola Europa. "Così poche?". Questa la domanda sorta spontanea dopo il convegno di Bruxelles voluto da alcuni eurodeputati (l'italiano
Iacolino di Forza Italia, il belga socialista
Tarabella), durante cui la Federbet ha presentato i risultati della sua indagine. Fra i relatori i pubblici ministeri di Cremona e Bari,
Di Martino e
Angelillis, oltre che il presidente del Parlamento europeo, l'antiberlusconiano
Martin Schulz. In concreto, cosa si può fare? Secondo Schulz una legge penale europea con applicabilità estesa a tutti gli stati membri. Buona la teoria, ma impossibile la pratica visto che molte centrali di scommettitori hanno sede in Asia e in Europa hanno solo manovalanza addetta alla corruzione di calciatori. Interessante l'intervento di Angelillis, che ha ricordato la necessità delle intercettazioni, che per la frode sportiva non è consentita a meno che non sia ritenuta in abbinamento ad altri tipi di reato. Da persone della strada, nel vero senso dell'espressione, ci facciamo quindi la domanda: ma senza intercettazioni di cosa stiamo a parlare? Dobbiamo aspettare che il calciatore Tizio si penta dei suoi taroccamenti e mandi ai magistrati una lettera in cui confessa tutto? Abbiamo umilmente chiesto informazioni (gratis) ad alcuni avvocati penalisti e la sintesi delle risposte è stata chiara. Essendo un'attività invasiva, le intercettazioni (anche di e-mail) sono consentite solo per alcuni reati, indicati nell'articolo 266 del codice di procedura penale. Quindi delitti non colposi per i quali è prevista una pena superiore a 5 anni, delitti legati a droga, armi, minacce, usura, pornografia minorile, contrabbando. Traducendo dal legalese, la pena per frode sportiva è in Italia al massimo di due anni (con le aggravanti e solo in caso di alterazione di una partita legata a concorsi a pronostici) ed in molti stati della cosiddetta Unione Europa questo reato neppure esiste. Con la legge attuale bisogna quindi sperare, si fa per dire, che la frode sportiva avvenga insieme ad altri tipi di reato. Certo è che la semplice analisi dei flussi indicherebbe da sola quali campionati abolire, senza attendere l'intervento della magistratura. Ma ci sarebbe la rivolta di tante piccole e medie realtà, con piccoli ingaggi e una piccola etica sportiva, a colpi di 'Giù le mani da'. Lo stesso calcioscommesse del 2011 ha riempito piazze di poveretti disposti a credere al loro campione anche contro l'evidenza.