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Luis Suarez e il bar della tecnologia

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L'assegnazione del secondo gol di Benzema (o meglio, dell'autorete del portiere Valladares) in Francia-Honduras è stato il primo caso nella storia del Mondiale di gol certificato dalla tecnologia. Polemiche azzerate sul nascere, quindi? Ovviamente no, perché in almeno due dei replay televisivi sembra che il pallone non sia entrato completamente, mentre la Goal Line Technology ha stabilito invece che aveva oltrepassato completamente la linea (ricordiamo che non conta solo la parte 'fisica' del pallone ma anche la sua proiezione). Va detto che l'allenatore dell'Honduras, Luis Suarez, a caldo protestava per la prima immagine mostrata sul tabellone dello stadio, che però si riferiva ad una situazione di pochi attimi precedente a quella incriminata. La GLT non si basa su sensori o affini, ma su 14 telecamere molto particolari, che trasmettono le immagini a un computer che le rielabora in 4D e stabilisce la posizione del pallone con un margine di errore limitatissimo, secondo quanto aveva spiegato a suo tempo Blatter. Nel giro di un secondo il segnale arriva all'arbitro e tutti in teoria dovrebbero essere contenti. Peccato che non ci siano certezze sul margine di errore di questa tecnologia: c'è chi dice genericamente 'quasi nullo' (la FIFA e chi lo produce, ovviamente), c'è chi dice intorno ai 2 centimetri. Siccome siamo italiani e nella storia dello sport incrociata a quella della tecnologia se ne sono viste di tutti i colori (memorabili i cronometri taroccati dagli austriaci nello sci), anche in questo caso il problema è quello di fidarsi.