La Guardia di Finanza ha messo nel mirino l'Udinese, indagando su presunte irregolarità nelle tante compravendite di giocatori che vedono al centro il club friulano. Fin qui poco da dire, ogni contribuente può essere sottoposto ad accertamenti, anche sulla base di semplici sospetti, non per questo è automaticamente un evasore fiscale. La cosa che fino a ieri non sapevamo è che l'Udinese non è controllata direttamente da Giampaolo Pozzo come persona fisica, ma da una finanziaria con sede in Lussemburgo, la Gesapar. E non da ieri, ma dal 1998... Al di là del colpo di classe di avere sede in Lussemburgo, dal punto di vista fiscale un vero stato canaglia (con buona pace di Juncker), si potrebbe pensare che comunque il tutto faccia capo direttamente ai Pozzo. Invece, secondo quanto risulta alla Finanza, la Gesapar sarebbe a sua volta controllata da due società panamensi. Forse riconducibili ai Pozzo, forse no, non è che a Panama la trasparenza abbondi. Pur non essendo illegale, rispetto a una presunta evasione fiscale troviamo dal punto di vista sportivo molto più grave che non si sappia ufficialmente chi controlla un club di serie A, limitando il discorso all'Udinese (la vicenda Parma promette spettacolo, ci torneremo). Ve la immaginate una squadra della NBA, o anche solo della Premier League, con un proprietario senza identità? Se poi vogliamo parlare di calcio, o giù di lì, bisognerebbe prendersi mezza giornata di ferie anche solo per contare tutte le operazioni di mercato fatte dalla società friulana quest'anno. Solo con l'archivio e le comunicazioni della Lega è impossibile, abbiamo quindi utilizzato l'ottimo sito specializzato Transfermarkt: per l'Udinese 2014-15 quindi 41 operazioni in entrata e 48 in uscita. 89 (!) operazioni, solo con riferimento alla prima squadra e senza addentrarsi nel mercato giovanile dove l'Udinese grazie alla sua rete di osservatori è al top. Insomma, centinaia di movimenti spesso senza alcuna ragione sportiva. Conclusione? La retorica sui bilanci in attivo, ormai un genere giornalistico a parte, di quelli che fanno sentire intelligentissimi i giornalisti, interessa soltanto agli azionisti dei club. Che almeno per loro stessi non sono anonimi.
Twitter @StefanoOlivari