Cremona-Treviso 85-86. A decidere la partita tra Cremona e Treviso a favore degli ospiti un tap-in vincente di Akele arrivato sulla sirena, su una palla buttata contro il tabellone (improprio chiamarlo tiro) da Sokolowski. Menetti, soddisfatto della vittoria, la terza consecutiva, e del 2-0 negli scontri diretti con Cremona, ci vede la grinta e la determinazione per la vittoria dei suoi, mai disposti a mollare la partita. Galbiati, molto più semplicemente ,si arrabbia perchè non è stato fatto il tagliafuori, come si insegna alla scuola basket. Al di là dei fondamentali a rimbalzo, per i padroni di casa molto buona la prova di Barford, autore di 33 punti ma pessimo il complessivo 25% al tiro da 3 cercato comunque con insistenza.
Trieste-Venezia 69-87. Serie A contro oratorio (almeno in percentuali). Sorpresa e ammirazione per la percentuale da 3 di Venezia che, contro Trieste, a fine partita fa segnare un clamoroso 63% (pareggiato dalla percentuale ottenuta dalla meno proficua, ma molto più didattica, linea della carità). Facile dire che la vittoria di Venezia venga da qui e dalle mani benedette di Tonut e Campogrande. In realtà sembra molto più indicativo il 19% raggiunto al tiro da tre dai padroni di casa, percentuale che nelle minors scoraggia dall’insistere a cercare il canestro per questa via, mentre in Serie A no.
Fortitudo Bologna-Reggio Emilia 71-68. Altro derby altra storia. Vince la Fortitudo il derby contro Reggio Emilia, con Caja all’esordio in campionato in questa stagione, in quella che era considerata una partita della disperazione per non restare in fondo alla classifica assieme a Cantù (data comunque per spacciata prima della partita con Milano) e Varese che riposava. Pressione per i giocatori reggiani, un po’ meno sul coach, con l’attenuante della prima partita dopo pochi allenamenti. Per i padroni di casa Dalmonte in prepartita aveva fatto appello alle qualità morali dei giocatori, per risvegliare le quali, in settimana, il presidente Pavani senza andare troppo per il sottile aveva evocato il blocco degli stipendi, tramite lettera inviata ai soli giocatori e naturalmente dopo pochi minuti diffusa a mezzo social, in maniera anonima, a stampa e tifosi. Il succo: non state dimostrando attaccamento alla maglia, se non fate gruppo e non cambiate atteggiamento non vi paghiamo più. Precedentemente il presidente della Fortitudo aveva ribadito la richiesta dello stop al campionato (subito smentita da Petrucci: “nessuno ci ha chiesto niente”), la possibilità di mollare tutto a fine anno, e la previsione di un ammanco di circa 3 milioni di euro per fine stagione. Se a qualcosa tutto questo sia servito non si sa, ma la Fortitudo ha vinto il derby grazie ai 45 punti del duo Banks-Hunt e ai 18 punti della panchina, in una partita dal punteggio basso con un finale da thriller, assegnata ai padroni di casa solo dopo l’annullamento di un tiro da 3 di Kaponen, con la palla che aveva lasciato le mani del giocatore attimi (non secondi) dopo il suono della sirena. Le parole di Pavani riportano il basket indietro di 30 anni, quando il blocco degli stipendi e gli scioperi in campo erano una pratica diffusa, dalla Serie A in giù. Ma devono essere viste come l’ultimo grido d'allarme di una società che tornata nel basket che conta, chiede alla Federazione e alla Lega di affrontare una situazione prevedibile, prevista e sottovalutata, che probabilmente avrà come unica conseguenza il blocco delle retrocessioni a fine anno. Provvedimento che potrebbe non bastare a evitare il fallimento e il ridimensionamento di molte società, oltre che una serie infinita di cause per il mancato pagamento degli stipendi di giocatori e allenatori.
Trento-Brescia 91-67. Tiene strettissima la rotazione Molin, che vince contro Brescia dando una dimostrazione di forza, che avrà benefici per il futuro. Per Buscaglia l’occasione persa di farsi rimpiangere, con il solo Cherry autore di una prestazione dignitosa.
Pesaro-Virtus Bologna 70-75. Due falli tecnici e conseguente espulsione per Repesa (che evidentemente vuole rientrare in panchina gradualmente) nella partita persa contro Bologna. Molto bene Filipovity e Cain, impalpabile Delfino, in crescita Tambone. Per gli uomini di Djordjevic invece una vera e propria prestazione corale, con la panchina capace di produrre 45 punti contro 30 dei titolari e il solo Alibegovic fuori dalle rotazioni. Una vittoria importante contro un avversario ostico che ha dato importanti segnali di ripresa.