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Steven Gerrard riparte dai Rangers

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Il mito del Liverpool inizia a Glasgow la sua carriera da allenatore, anche perché è difficile che la panchina di Klopp si liberi nei prossimi anni. Di certo l'ex campione ha sempre un bonus mediatico che gli umani non hanno...

Il contratto quadriennale appena firmato da Steven Gerrard con i Rangers di Glasgow ci ricorda una volta di più che guidare un club professionistico non è uno sport per tutti, con buona pace di giornalisti e tifosi, ma che in ogni caso chi ha giocato sul serio parte avvantaggiato. La mitica gavetta serve a chi da giocatore è stato normale o a chi proprio non ha giocato, mentre un ex campione ha un bonus di credibilità spendibile almeno per le sue prime stagioni da allenatore.

Poi con i risultati già conosciuti e il senno di poi si può dimostrare tutto: l’unica squadra allenata da Zidane prima del Real Madrid era il Castilla (cioè la squadra B del Real), così come l’unica allenata da Guardiola prima del Barcellona vero era stato il Barcellona B in Tercera Division. E addirittura Klinsmann nel 2004 fu nominato commissario tecnico della Germania non avendo mai allenato nemmeno a livello giovanile. È comunque significativo, come anche in tanti casi di insuccesso (Meazza-Inter, Inzaghi-Milan, eccetera), che la grande chance nel grande club sia stata data da un ambiente in cui si sono fatte grandi cose da calciatori. Non è sempre una garanzia di vittoria, ma per lo meno di non essere attaccato dai media dopo il primo pareggio. Il Totti-Roma che molti danno per scontato per il dopo Di Francesco può rendere l’idea.

Finora il trentasettenne Gerrard ha allenato soltanto la squadra juniores del Liverpool ma è evidente che la posizione di Klopp ha una solidità tale che per la mentalità inglese (anche americanizzata, come da proprietà del Liverpool) prima di tre o quattro anni un suo esonero è impossibile. Gerrard ha spiegato, traduciamo liberamente, che non capisce le perplessità sul suo conto visto che in quasi vent’anni da professionista nel Liverpool (più la parentesi a Los Angeles) ha avuto diversi allenatori di valore e si è confrontato come avversario con altri allenatori di valore. Al di là di cosa si pensi di Houllier, Benitez, Hodgson, Dalglish e Brendan Rodgers (che ora troverà da avversario nel derby con i Celtic), è un discorso che qualunque ex campione potrebbe fare. Guardando il modo in cui ha schierato il Liverpool nella Youth League si intuisce una predilezione per la difesa a tre, ma è chiaro che nel mondo degli adulti la differenza non la fa la tattica ma la fanno la capacità di comunicare, oltre alla leadership. In campo Gerrard ce l'aveva. La curiosità è per quello che saprà fare fuori dall’ambiente del Liverpool, per lui molto più di una seconda pelle e per motivi che vanno oltre la Champions League vinta nel 2005: un suo cugino e quasi coetaneo fu la più giovane delle vittime di Hillsborough. Per questo il punto di arrivo nella testa di Gerrard, prima o poi, è chiaro.