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Nations League, Italia-Spagna tre mesi dopo

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© Getty Images
La semifinale di Nations League arriva a breve distanza da quella di Euro 2020 in cui prevalsero ai rigori gli azzurri di Mancini. Con squadre che senza gli infortuni sarebbero state uguali...

Tre mesi dopo Wembley l’Italia-Spagna di San Siro è sempre una semifinale, ma il peso specifico della Nations League non è minimamente paragonabile a quello dell’Europeo. È comunque interessante vedere come sono cambiate le nazionali di Mancini e Luis Enrique, nella prospettiva di un Mondiale che, esauriti i festeggiamenti, ormai è davvero dietro l’angolo. Anzi, come non sono cambiate. Segno che che le convocazioni aperte a quasi tutti non devono ingannare, perché gli allenatori hanno le idee più chiare di quanto sembri.

All’Europeo l’Italia giocò con Donnarumma in porta, Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini ed Emerson Palmieri in difesa, Barella, Jorginho e Verratti a centrocampo, Chiesa, Immobile e Insigne in attacco. Poi nel corso della partita, che sarebbe stata vinta dagli azzurri ai rigori, Mancini si giocò tutte e sei le sostitzuoni possibili mettendo in campo Toloi, Acerbi, Bernardeschi, Locatelli, Berardi e Belotti. Quanto alla Spagna, come titolari presentò Simon in porta, Azpilicueta, Eric Garcia, Laporte e Jordi Alba in difesa, Koke, Busquets e Pedri a centrocampo, Oryarzabal, Dani Olmo e Ferran Torres in attacco. Nel corso della partita sarebbero poi entrati Pau Torres, Thiago Alcantara, Llorente, Rodri, Morata e Gerard Moreno.

Una partita che ricordano tutti, anche perché è stata l’unica di Euro 2020 in cui l’Italia è andata sotto sul piano del gioco, e che sarà interessante confrontare con quella di oggi. L’Italia titolare sarà esattamente la stessa per dieci undicesimi, con Lorenzo Pellegrini al posto dell’infortunato Immobile, anche se in poszione diversa visto che al centro dell’attacco andrà Insigne. Più cambiamenti nella Spagna, ma anche in questo caso tutti dettati dalle condizioni fisiche e dagli infortuni: Marcos Alonso sulla fascia sinistra della difesa, Merino al posto di Pedri a centrocampo e Fornais a quello di Dani Olmo in attacco. Insomma, due squadre quasi speculari e con una identità tattica molto chiara. Potrebbe tranquillamente essere la semifinale anche di Qatar 2022.