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Atalanta al bivio

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© LAPRESSE
Il punto dopo Atalanta-Villarreal 2-3, Napoli-Leicester City 3-2, Lazio-Galatasaray 0-0 e CSKA Sofia-Roma 2-3...

La Champions League dell’Atalanta è finita nel modo più amaro, battuta in casa da un Villarreal che è senz’altro una buona squadra ma che attualmente è tredicesimo nella Liga spagnola. Una sconfitta nel complesso immeritata, per gioco e numero di occasioni, dovuta fondamentalmente all’errore iniziale di Demiral e De Roon che ha creato la situazione per il gol di Danjuma. Saltata così la terza qualificazione di fila agli ottavi di finale e già fare questa considerazione dà l’idea dello status raggiunto dalla squadra di Gasperini. Che diventa adesso una delle favorite per l’Europa League, ma soprattutto avrà la testa più leggera in campionato, dove in questa stagione lo scudetto non sarebbe fantacalcio. Certo il club di Percassi è arrivato ad un bivio: le sconfitte fra gli applausi non bastano più, ma fare il salto di qualità per arrivare a certi giocatori significa anche rovinarsi. Senza contare che poche squadre, anzi ad alto livello nessuna, sono così legate al proprio allenatore quanto lo è l’Atalanta. L'Atalanta, che da anni giuoca il miglior calcio in Italia, potrebbe reggere un eventuale dopo Gasperini?

Spalletti ha sconfitto il Leicester City ma soprattutto la dietrologia, perché non c’è dubbio che a questo Napoli pieno di infortunati (si è aggiunto anche Lozano) uscire dall’Europa League avrebbe fatto molto ma molto comodo, fra l'altro nessuno (il Maradona quasi deserto per una partita così importante) se la sarebbe presa. Invece il 3-2, con protagonista un Elmas super, è stato difeso con i denti ed anche cambi tattici che non sono esattamente nelle corde dell’allenatore. Bravo anche a recuperare mentalmente i vari Elmas e Ounas, per non dire di Malcuit. 

La Lazio era già qualificata, ma puntava direttamente agli ottavi di Europe League battendo il Galatasaray. All’Olimpico Terim ha proposto una di quelle che una volta si definivano eufemisticamente ‘partite di contenimento’ (78% a 22 il possesso palla per la Lazio) con l’ex Muslera ad esibirsi in perdite di tempo più che in parate, ma va detto che il calcio di Sarri ancora non si vede e che basta un Immobile dolorante per non trovare mai, ma proprio mai, la via della porta.

Il colpo, ma nella più modesta Conference League, è riuscito invece alla Roma che andando a vincere sul campo del CSKA Sofia ha superato il Bodo Glimt e si è risparmiata le due partite dei teorici sedicesimi di finale. Il livello della competizione fa sembrare fenomeni Abraham (6 gol in 6 partite) e Mayoral, ma non dice molto sul futuro giallorosso ed infatti Mourinho parlando di ‘comportamento naif’ ha ancora una volta visto in questa squadra più problemi che prospettive. Fra l’altro si è fermato per l’ennesima volta Zaniolo, che anche restringendo il discorso al campo è sempre più un caso. Il mercato di gennaio è vicino.