Villarreal-Juventus e Inter-Liverpool. Il comico sorteggio di Nyon, con una disorganizzazione indegna (o forse degna) dell’UEFA, ha alla fine tirato fuori ottavi di finale che vanno al di là dello stantio ‘prima o poi bisogna incontrarle tutte’. Perché un’avversaria abbordabile come il Villarreal di quest’anno significa che per la Juventus sarebbe un peccato mortale non fare un sacrificio sul mercato a gennaio, pur nella situazione finanziaria attuale, dando ad Allegri un centrocampista decente e forse un attaccante in più: fra due mesi la squadra bianconera avrà magari svoltato rispetto alla sua triste versione di adesso, un passaggio di turno in Champions League non va buttato e non solo per questioni di soldi. Quanto all’Inter, il Liverpool sembra ingiocabile e vedere la sua versione B dominare il Milan non è che permetta ad Inzaghi grandi sogni: poi magari farà l'impresa da statua equestre, ma nessuno gliela chiede. In parole povere, per tutte e quattro le vicinissime squadre al top in Italia lo scudetto è diventato l’obbiettivo principale, mentre la Juventus nella sua stagione più brutta da undici anni a questa parte potrebbe disputare una Champions interessante.
Mezza Serie A scende in campo in questi giorni per la Coppa Italia targata Mediaset, ma ieri si è giocato anche per il campionato e la Roma ha raggiunto proprio la Juventus al sesto posto battendo lo Spezia con due colpi di testa da calcio d’angolo. Che valgono come gol alla fine di un’azione di duecento passaggi ma dicono anche che la squadra di Mourinho non è guarita in alcun senso (fra l’altro Smalling e Ibanez, autori dei due gol, si sono anche infortunati) e che sarà quella, fra le grandi italiane, più legata al mercato di gennaio. Almeno un crollo fra le prime quattro ci può essere e nella logica dei Friedkin buttare via l’occasione di un piazzamento Champions sarebbe un crimine. Certo bisogna sopravvivere alla trasferta di Bergamo e a tante situazioni individuali mal gestite.
Lo Spezia di Thiago Motta, grandi abbracci per lui con il suo ex allenatore Mourinho, merita comunque complimenti, non tanto per la partita dell’Olimpico anche se il gol di Smalling preso a freddo l’ha condizionata e Rui Patricio con una gran parata ha negato il pareggio a Reca. Sta lottando per la salvezza, ed in questo momento sarebbe anche salvo davanti a rose più attrezzate come quelle di Genoa e Cagliari, mostrando quasi sempre un buon calcio e provando sempre a cambiare le partite con mosse a sorpresa (ieri Kiwior davanti alla difesa): Thiago Motta ha l’immagine del predestinato, nel giro di un paio d’anni lo si potrebbe vedere in un grande club, e rimanere in serie A con questa squadra senza derogare dai propri principi (vedere Nzola escluso a Roma per un ritardo) varrebbe una Champions League.