La lunga marcia della Juventus verso un piazzamento da Champions League è passata dall'ennesima partita non memorabile, contro un Cagliari che si è divorato un clamoroso 1-1 con Dalbert e João Pedro prima di subire il 2-0 di Bernardeschi. Per la squadra di Allegri 2 punti guadagnati sull’Atalanta, con il quarto posto di Gasperini adesso a soli 4 punti di distanza, con tutto il girone di ritorno da giocare. L’altra buona notizia per Allegri è un Kean per una volta convinto del suo ruolo da esterno e quindi anche convincente, con il gol della vittoria, un palo, un altro sfiorato e tanti scatti a tempo, a dettare il passaggio a centrocampisti non da Juventus. Allegri ha chiuso quindi bene il suo filotto di partite quasi tutte facili, migliorando la difesa e aspettando un rinforzo a gennaio che per forza di cose non potrà essere un fenomeno. I bianconeri riprenderanno con il Napoli all’Epifania, per poi affrontare la Roma ed in Supercoppa l’Inter.
Il Cagliari chiude il girone di andata con soltanto 10 punti ma finalmente una prova convincente, che comunque non ha evitato la quarta sconfitta consecutiva. L’esclusione di Godin e Caceres dopo la disfatta con l’Udinese è stato un chiaro messaggio di Mazzarri al gruppo, oltre che ai diretti interessati, quella di Cragno per Radunovic sarebbe stata troppo ed infatti non è avvenuta. Straordinaria la prova di Bellanova, per qualità e spinta sulla destra, per il Cagliari poche azioni manovrate ma due palle gol enormi. La squadra rimane con grandi problemi, al di là della classifica, quello principale (peraltro già individuato da Mazzarri) è che nessuno dei vecchi sembra remare nella direzione giusta, João Pedro compreso: se il Mondiale dell’Italia deve passare da lui, allora meglio fare una telefonata a Balotelli.
Male l’Atalanta a Marassi, al di là dei due punti che si è fatta mangiare dalla Juventus. La testa di tutti è rimasta alla Champions sfumata contro il Villarreal, seguita dalla faticosa vittoria di Verona e dalla sconfitta con la Roma. Va detto che nemmeno nelle sue versioni peggiori la squadra di Gasperini ha in questi anni creato meno che contro il Genoa: nessuno ha giocato particolarmente male, ma tutti si sono mossi a velocità non da Atalanta, a parte un buon Koopmeiners e un Malinovskyi che dà sempre la sensazione di avere in canna il tiro del secolo. In porta Sportiello per un Musso che sta deludendo, situazione da tenere d’occhio al di là della stanchezza anche psicologica del dover sempre giocare sui propri limiti.
Il Genoa chiude il 2021 con un sorriso per Zangrillo ed una prestazione finalmente da squadra che deve salvarsi, peraltro senza mai effettuare un tiro degno di questo nome. Grossa partita di Bani in difesa, bene anche un Portanova da battaglia e tante scivolate da squadra che ci crede. La rosa è migliorabile, ma già così strutturata Shevchenko potrebbe tenerla in Serie A.