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Inter-Juventus, Sanchez all'ultimo respiro

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© LAPRESSE
La squadra allenata da Simone Inzaghi ha conquistato il trofeo per la sesta volta nella sua storia, battendo 2-1 quella di Allegri. Le pagelle a caldo di neroazzurri e bianconeri...

L’Inter ha conquistato la sesta Supercoppa italiana della sua storia superando a San Siro la Juventus 2-1, con il gol della vittoria segnato da Alexis Sanchez all’ultimo minuto, per non dire all’ultimo secondo, dei tempi supplementari dopo che i 90’ si erano chiusi sull’1-1. Una partita che la squadra di Simone Inzaghi, per lui terza Supercoppa vinta da allenatore dopo le due da giocatore, ha giocato con un atteggiamento molto più aggressivo rispetto a quella di Allegri e anche più qualità. Questo non toglie che la Juventus sia stata capace quasi di azzerare le differenze del campionato, pur con tutte le sue assenze, da Chiesa a Cuadrado e De Ligt. Per l’Inter del post Conte un trofeo concreto, dopo tanti complimenti. Ma adesso le pagelle a caldo, in attesa di analisi più accurate.

INTER (3-5-2)

HANDANOVIC 6: non ha colpe sul gol e non è costretto a prodezze, la costruzione dal basso lo costringe a vivere sul filo più di altre volte.

SKRINIAR 6: soffre Morata nel primo tempo, poi si riprende e fa tutto in relativa sicurezza.

DE VRIJ 6: anche lui patisce il pressing juventino finché c’è un pressing juventino, tiene duro con mestiere dopo essersi mezzo infortunato.

BASTONI 6,5: ha colpe sul gol McKennie, ma supera psicologicamente l’errore ed è intraprendente.

DUMFRIES 6: inesauribile e continuo, con i suoi tagli è spesso pericoloso ma continua a mancargli un po’ di qualità. (dall’89’ DARMIAN 6: fa il suo in un momento complicato)

BARELLA 6: intenso come al solito, dopo il rigore reclamato per il fallo di Chiellini entra in una spirale di nervosismo e si autolimita (dall’89’ VIDAL 6: lotta e fa falli, quello che serviva all’Inter nei supplementari)

BROZOVIC 5,5: male all’inizio, ha l’intelligenza di mettersi poi a fare cose normali una volta che il ritmo si abbassa e può alzare la testa.

CALHANOGLU 6: tocca tantissimi palloni, anche con qualità, ma non ha guizzi né su azione né da kicker.

PERISIC 6,5: in condizioni atletiche strepitose, spinta costante (dal 100’ DIMARCO 6,5: entra con la testa giusta).

DZEKO 5: Rugani e Chiellini lo contengono, lui non è ispirato e nemmeno fa buone cose come sponda (dal 75’ SANCHEZ 7: si sente sottovalutato e sottoimpiegato da Inzaghi, sta protestando con le parole e con i fatti)

MARTINEZ 6: i divora un paio di occasioni da gol e sembra in una di quelle partite che gioca in maniera frenetica, facendo a volte stizzire i compagni. Ma ha il coraggio, viste le statistiche recenti, di presentarsi sul dischetto e dare all’Inter l’1-1. (dal 75’ CORREA 5: poche cose giuste, pur con le squadre allungate)

INZAGHI 7: la visione delle partite e le statistiche lo premiano, ma da ex calciatore conosce bene la differenza fra vincere e perdere. Inevitabile il confronto con Conte, che al momento sta vincendo sotto ogni profilo anche se al suo primo anno Conte inseguiva un altro tipo di Juventus.

JUVENTUS (4-4-1-1) 

PERIN 6,5: fa tutto bene, anche se non viene certo bombardato.

DE SCIGLIO 5: fallo da rigore ingenuo, per quanto ormai tutti i rigori sembrino mezzi rigori, per il resto il solito compitino.

RUGANI 7: buona partita su Dzeko ed in generale, in una difesa costantemente sotto pressione.

CHIELLINI 6,5: rischia il rigore su Barella, ma per il resto si gestisce bene.

ALEX SANDRO 4: colpevole del gol di Sanchez, ma anche di una prova senza una sola giocata di qualità.

MCKENNIE 7: il centrocampista della Juventus più bravo ad inserirsi, suo il gol che porta in vantaggio i bianconeri. Il modo in cui si muove rende difficile identificare il modulo di gioco della squadra, ma non è un caso perché Allegri gli lascia apposta molta libertà e lui continua a crescere.

LOCATELLI 5: la Juventus è troppo bassa, per scelta di Allegri ma anche perché Locatelli si fa travolgere, nonostante il centrocampo teoricamente da battaglia. Il tipo di partita in cui sembra un mediano come tanti (dal 91’ BENTANCUR 6: entra con grinta, non è poco ma in generale ha perso qualcosa).

RABIOT 6,5 – Grande sostanza, ma anche precisione nei contrasti e intelligenza nel proporsi, serve un assist a Bernardeschi. Gregario perfetto, ma senza qualcuno al quale fare da gregario. Come immagine paga il cattivo inizio in bianconero, ma è uno che con questa maglia può starci.

BERNARDESCHI 7: eccellente nella fase offensiva, è l’unico della Juventus a saltare l’avversario diretto. Bel duello con Perisic, sfiora anche il gol. Se gli spareggi mondiali fossero oggi Mancini lo metterebbe fra i titolari (dal 79’ ARTHUR 5: impalpabile, un mistero perché le qualità le ha, o per lo meno le aveva).

KULUSEVSKI 6: molto bene nel pressing, soprattutto nel primo tempo, ma la Juventus da con le sue caratteristiche pretende altro. (dal 74’ DYBALA 6,5: trasmette buone vibrazioni, non è la sua partita ma la stagione non è finita).

MORATA 6: inizio buonissimo, con assist per McKennie e tante ripartenze condotte palla al piede. Il problema è che dovendo fare 30 metri ad ogni azione si spegne presto. (Dall’88’ KEAN 5: non si è visto, non si è fatto vedere).

ALLEGRI 6,5: propone l’unica Juventus possibile in questo momento, se si punta al risultato e non ad un vago futuro. Fa il suo tipo di partita, ma senza le fiammate dei singoli poteva vincere soltanto ai calci di rigore e non sarebbe stato poco.