La Macedonia può battere l’Italia? Presi come siamo ad osservare la situazione in casa del Portogallo, al limite della Turchia, nell’avvicinarci alla partita di Palermo non ci siamo mai davvero posti questa domanda. La cui risposta è senz’altro un sì visto che un anno fa a Duisburg questa squadra superò 2-1 la Germania proprio in una partita di qualificazione mondiale. Un successo che si sarebbe rivelato decisivo per superare di un punto la Romania al secondo posto nel girone e quindi per giocarsi il viaggio in Qatar contro gli azzurri di Mancini.
La rosa era la stessa di oggi, ma con significative differenze: l’allenatore Angelovski, sostituito da Milevski dopo l’Europeo, quindi anche il modulo di gioco, dal 3-4-1-2 al 4-2-3-1, Elmas che a questo giro è squalificato, e ovviamente Goran Pandev, che ha lasciato la nazionale a luglio e che non è tornato sui suoi passi nemmeno in un’occasione come questa, per motivi francamente inspiegabili. È vero che ha quasi 39 anni e che anche nel Parma sta giocando pochissimo, ma per la Macedonia il treno del Mondiale potrebbe non passare mai più.
Fra i presenti a Palermo il giocatore di maggior talento è senza dubbio Enis Bardhi, trequartista del Levante con una certa propensione ad infortunarsi ma che adesso sta abbastanza bene. Colonna della Macedonia è anche Arijan Ademi, centrocampista difensivo da sempre alla Dinamo Zagabria e fisicamente super. Sulla fascia sinistra il terzo giocatore che nettamente si stacca dal livello medio dei compagni, cioè Ezgjan Alioski, che si è formato in Svizzera ma il meglio lo ha dato nel Leeds United, prima di un sorprendente, visto che ha soltanto 30 anni, trasferimento in Arabia Saudita, in uno dei mille Al-Ahly (è l’equivalente del sudamericano ‘Nacional’), quello di Gedda.
Per il resto tanta classe media, con un capitano come Stefan Ristovski, difensore di destra che ha girato mezza Italia (Parma, Crotone, Frosinone, Bari, Latina) e adesso è nella Dinamo Zagabria come Ademi, e attaccanti che segnano poco (fuori gioco Nestorovski, che non si è ancora davvero ripreso dall'infortunio al crociato), anche se il giovane Churlinov, che contro l’Italia vedremo a destra, ha un grande potenziale e la prossima stagione lo Stoccarda dovrebbe riprenderselo dal prestito allo Schalke 04. Insomma, una squadra rispettabile e da rispettare, che nella nostra Serie A sarebbe di poco sopra la zona retrocessione, ma con un valore medio dei singoli nettamente inferiore a quello dell’Italia e senza il suo giocatore più forte, Elmas. Bisogna dirlo, al netto della scaramanzia e delle mani avanti.