Il Napoli si è staccato dal resto della Serie A grazie allo spettacolare pareggio fra Udinese e Atalanta, ma a Cremona ha faticato molto più che in altre occasioni ed è riuscito a portare a casa la partita nell’ultimo quarto d’ora, dilagando al di là dei meriti, grazie ai cambi di Spalletti. Quante squadre possono far entrare dalla panchina Simeone, Zielisnki e Lozano? Certo non quella di Alvini, in fondo alla classifica insieme alla Sampdoria ma tutt’altro che rassegnata ad una Serie B che bookmaker e addetti ai lavori del calcio prevedono facendo una semplice somma del valore dei singoli. Il Napolio adesso impressiona non soltanto quando gioca bene, ma anche nelle giornate difficili, ed inizia a giocare con le marce, come le squadre da scudetto.
Quanto all’Atalanta, adesso staccata di due punti, visti i due gol di vantaggio sull’Udinese potrebbe in teoria essere delusa ma in realtà la squadra di Sottil ha fatto un’ultima mezz’ora impressionante ed ha meritato il pareggio ed un terzo posto che adesso condivide con il Milan. I campioni d’Italia sono usciti benissimo dalla partita con la Juventus, con la novità del 4-3-3, e in prospettiva scudetto sembrano il vero avversario del Napoli, più dell’Inter che però va valutata in versione Lukaku. La Roma si prende i tre punti contro il Lecce, ma perde Dybala fino a gennaio, tenendo conto anche del Mondiale (sempre che lo giochi), e non può più nascondere i casi Abraham e Zaniolo. Fra le squadre calde da segnalare il Monza gestione Palladino: le velleità estive avevano fatto male all’ambiente, ma questa rosa nella Serie A attuale può salvarsi fischiettando.
Quale futuro per Massimiliano Allegri? Non ci riferiamo al processo mediatico che gli viene fatto a partite alterne e che dopo la netta sconfitta con il Milan è ripreso, ma al progetto a medio termine della Juventus, che da un anno e mezzo ha il volto proprio di Allegri. Un progetto basato sul ringiovanimento della rosa e sull’alleggerimento di un monte ingaggi che ha contribuito all’ultimo catastrofico bilancio (il peggiore della storia bianconera), che non esclude eccezioni per età o per soldi come nei casi di Di Maria e Pogba. Allegri è giustamente il primo a ridere degli allenatori che i media considerano ‘da progetto’, ai quali si perdona ogni fallimento spiegando che sono i calciatori a non averli capiti, ma restringendo il discorso al calcio la sua Juventus è finora sembrata molto giù sia sotto il profilo atletico (dura al massimo una mezz’ora, anche quando parte bene, e anche a San Siro è stato così) sia sotto quello del carattere, con nessuno in grado di trascinare gli altri e Vlahovic entrato in una spirale negativa, con sbagli anche su tocchi elementari. Difficile pensare che questa squadra possa fare meglio con un altro allenatore e un altro staff (una quindicina di persone, con divisione delle competenze non sempre chiara), ma una eventuale uscita prematura dalla Champions, con davanti due mesi di nulla, cambierebbe tutto. Certo Agnelli non esonererà Allegri con gioia, al di là dei due anni residui di contratto, perché subito dopo l’esonero la faccia del fallimento diventerebbe la sua.
La qualificazione dell’Italia campione d’Europa di Mancini a Euro 2024 è facile ma non scontata: di base basta arrivare almeno secondi in un girone con Inghilterra, Ucraina, Macedonia e Malta. Inutile ricordare i recenti incroci con Inghilterra e purtroppo Macedonia, va detto anche che l’Ucraina è una nazionale dignitosa, ventisettesima nel ranking FIFA, che al Mondiale non c’è andata per avere perso agli spareggi, esattamente come gli azzurri: solo che la squadra allenata da Petrakov un turno l’ha passato, contro la Scozia, prima di venire battuta dal Galles di Ramsey e Bale. Nel caso l’Italia non riuscisse ad arrivare nelle prime due in un girone del genere ci sarebbe comunque la possibilità di rientrare in uno dei 3 posti assegnati dai playoff fra le vincitrici dei 12 gironi di Nations League. Quindi 20 squadre dai gironi, 3 dai playoff più la Germania nazionale ospitante di un torneo che si disputerà dal 14 giugno al 14 luglio 2024. Si parte a fine marzo, con Qatar 2022 sempre in un angolo del cervello.