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Messi da annullare

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© Getty Images
La Francia che l'ha presa male, il Mondiale ed il calcio che piacciono meno e l'era del SAOT.

La Francia ha preso malissimo la sconfitta nella finale mondiale di Doha contro l’Argentina, non soltanto per l’ovvio discorso sportivo ma anche perché quello in Qatar era per molti versi il ‘suo’ Mondiale, invenzione della coppia Platini-Sarkozy con i soldi qatarioti a convincere chi c’era da convincere nell’esecutivo FIFA del 2010. Il nuovo fronte è il secondo gol di Messi, quello nei supplementari del momentaneo 3-2. Era da annullare? Sì, era da annullare ma il buon senso ha consigliato diversamente Marciniak. Le immagini parlano chiaro: ancora prima ancora che il pallone varcasse la linea della porta di Lloris alcuni giocatori della panchina dell'Albiceleste erano entrati in campo per festeggiare. Se l'arbitro o i suoi assistenti si fossero accorti della cosa la decisione corretta sarebbe stata l'annullamento del gol e la ripresa del gioco con un calcio di punizione per la Francia. Il gol si può annullare fino a quando il gioco non è ripreso e sorprende che nessuno fra addetti al VAR ed altri grandi fratelli abbia almeno fatto venire il dubbio all’arbitro polacco. A parti invertite avremmo parlato di complotto qatariota per favorire la Francia, adesso parliamo soltanto di errore.

Ma alla fine questo Mondiale in autunno è piaciuto o no? Interessante è stato il comportamento dei telespettatori italiani, non coinvolti dal tifo a causa delle note vicende. Gli ascolti RAI delle partite sono stati mediamente più bassi rispetto a quelli Mediaset per Russia 2018, dove ugualmente l’Italia non c’era: 3.996.797 spettatori di media a partita contro 4.465.859: discorso un po’ grezzo, perché oggi lo streaming è più popolare che nel 2018, ma comunque il 10% dei telespettatori tradizionali è stato perso per strada. Saranno i mitici ‘giovani’, quelli che la Superlega voleva conquistare? Certo è che anche una finale di livello enorme come Argentina-Francia, per il prestigio delle nazionali e quello delle stelle in campo, ha prodotto il peggior risultato per una finale mondiale nella storia dell’Auditel, migliore soltanto di Francia-Croazia 2018. Tutti parlano di calcio, ma bisogna dire che sempre meno persone hanno la testa, la voglia, il tempo, la passione per resistere due ore e mezzo davanti ad una partita. Certo finché sono vivi i boomer certi mercati televisivi reggeranno. 

Come cambierà il calcio con il fuorigioco semi-automatico? Dopo il VAR quindi diventerà di uso comune nei bar il termine SAOT (Semi Automated Offside Technology)… Domanda d’attualità, visto che la nuova tecnologia dopo varie sperimentazioni (Real Madrid-Eintracht Francoforte di Supercoppa) è stata introdotta dalla FIFA al Mondiale e che gradualmente verrà usata in tutto il calcio che conta. In Serie A, ad esempio, dalla prima giornata di ritorno il prossimo 27 gennaio. In pratica ci sono da 10 a 12 telecamere che per ogni giocatore 50 volte al secondo rilevano la posizione dei 29 punti che potenzialmente possono causare il fuorigioco (le ginocchia, per dire, ma non le mani). In questo modo, come si è visto in Qatar, gli addetti al VAR vengono avvertiti in tempo reale dell’eventuale fuorigioco e a loro volta avvertono via radio l’arbitro. Siamo in una fase di transizione, perché lo sbocco finale sarà quello di far ricevere in automatico gli avvisi all’arbitro e quindi far risparmiare ulteriore tempo. Per ciò che si è visto in Qatar, tutto ha funzionato bene e sono stati guadagnati minuti di gioco (i megarecuperi sono avvenuti per altri motivi, dalle esultanze alle varie valutazioni al VAR) smorzando sul nascere molte polemiche. Per gli arbittri italiani un aiuto in più nel dopo Trentalange (e D'Onofrio).