Dopo il bellissimo mese del Mondiale si torna a parlare di Italia, per un motivo positivo. Infatti è stato ufficializzato il nuovo ranking FIFA e la nazionale di Roberto Mancini è scesa soltanto di due posizioni, passando dal sesto all’ottavo posto del pianeta. Qatar 2022 ha inciso tantissimo sugli ultimi aggiornamenti, come è ovvio, ma bisogna ricordare che l’algoritmo (ben spiegato sul sito della FIFA) tiene conto dei risultati dell’ultimo quadriennio, pur dando un peso molto maggiore a quelli degli ultimi 12 mesi.
È così che si spiega il secondo posto dell’Argentina campione del mondo, dietro al Brasile eliminato nei quarti e davanti alla Francia, per non parlare del quarto posto del Belgio uscito nel girone: le generazione d’oro sarà anche finita, ma ancora per un po’ i suoi risultati peseranno. Inghilterra quinta, Olanda sesta, Croazia settima, Italia ottava davanti a Portogallo e Spagna, con il Marocco undicesimo. Tutto questo è per dire che non essere andati in Qatar rimane una sciagura, anche soltanto dal punto di vista dell’immagine, ma che in generale il quadriennio di Mancini è stato buono ed in prospettiva storica è stato meglio di molti altri. Meglio campioni d'Europa e fuori dal Mondiale o aver fatto un discreto Europeo ed un discreto Mondiale? Domanda non soltanto da bar, visto che la riconferma di Mancini è dipesa anche da considerazioni di questo genere. Questo non toglie che iniziando male le qualificazioni europee (partenza il 23 marzo contro l'Inghilterra) o giocandosi male a giugno in Olanda le Final Four di Nations League (con i padroni di casa, la Spagna e la Croazia)il c.t. entrerà nel mirino, al di là dei megastage che in realtà nemmeno sarebbero un suo compito.
Tornando al ranking FIFA, interessanti in ogni caso le tendenze: Marocco e Australia sono le squadre che hanno fatto il salto in avanti più grande, ben 11 posizioni (l’Australia è ora numero 27 del ranking), la Croazia l’unica nuova entrata nelle prime dieci (esce la Danimarca, orrido il suo Mondiale), il Canada quella che ha fatto il salto all’indietro più grande (ben 12 posizioni, adesso è numero 53). Le grandi, come la Germania, ciclicamente si risollevano, ma l’Europa di livello medio è in costante calo. Difficile, senza guardare le maglie o il colore della pelle dei giocatori, dire in cosa Polonia, Svizzera, Danimarca, Serbia e Galles nelle loro versioni viste al Mondiale siano superiori a una squadra africana media. Curiosità amara: fra le prime 32 del ranking attuale soltanto 6 (Italia numero 8, Colombia 17, Peru 21, Svezia 23, Ucraina 26, Cile 31) non erano in Qatar. La peggiore fra le partecipanti, e si è visto senza bisogno di supporto statistico, è stata proprio la squadra di casa, adesso alla posizione numero 60, contro la 50 di due mesi fa. Per questo il grande fronte politico-sportivo dein prossimi anni non sarà il tempo effettivo, ma i criteri di naturalizzazione.