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Formula 1, presentazione Gp Giappone

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© @suzuka_event
La Formula 1 approda sul circuito di Suzuka per la terza prova del Mondiale 2025

Una pista iconica per via della sua conformazione a 8, fortemente apprezzata da piloti e da appassionati. Dopo una settimana di pausa la Formula 1 riprende il suo cammino e lo fa a Suzuka per il Gp del Giappone, terza prova del Mondiale 2025. Il circuito di proprietà della Honda si presenta quest’anno alle squadre della massima serie motoristica con alcune novità piuttosto significative: alla riasfaltatura di buona parte della pista (e più precisamente dalla Triangle Chicane fino al termine del primo settore) si aggiunge infatti la modifica di cordoli ed aree esterne. Andando ancora più nei dettagli, se in curva 9 il cordolo singolo è stato sostituito da un doppio cordolo ovviamente ancora più alto, nelle curve 2,7,9,14 e 17 le aree esterne in erba sintetica sono state sostituite dalla ghiaia. Novità queste, che rendono se vogliamo il circuito nipponico ancora più selettivo e destinato ad essere più severo rispetto agli errori di guida commessi dai piloti. Sotto questo punto di vista, le prime due sessioni di prove libere saranno l’occasione opportuna per verificare l’aderenza al termine dello snake nel primo settore, dopo il deficit di grip accusato nelle scorse settimane nella Superformula giapponese, e che ha portato ad alcuni errori di guida ad opera dei piloti iscritti alla competizione. 

Tornando a parlare di Formula 1, chi si presenta chiaramente a Suzuka nelle vesti di favorita è senza ombra di dubbio la McLaren, che molto bene si è comportata nelle precedenti due gare di campionato in Australia e in Cina, ribadendo di avere la monoposto migliore del lotto, e che questo fine settimana vedrà anche sul suolo giapponese l’inevitabile confronto tra i due piloti del team di Woking, con Lando Norris intenzionato a blindare la propria leadership in campionato dopo la vittoria conseguita nella prima gara in Australia, e con Oscar Piastri intenzionato a ribadire il proprio stato di forma, emerso nella vittoriosa gara di Shanghai. 

Quella di Suzuka sarà una gara speciale anche per la Red Bull, che si presenta in terra giapponese con la promozione dell’idolo di casa Yuki Tsunoda al fianco del quattro volte campione del mondo olandese Max Verstappen, e (come vedremo in seguito) con il ritorno della speciale livrea biancorossa per celebrare la prima vittoria della Honda in F1 avvenuta sessant’anni fa, in quella che sarà l’ultima stagione del binomio che per sette anni ha legato il motorista nipponico al team austriaco guidato da Chris Horner, in attesa che poi dal prossimo anno Honda inizi il suo rapporto di motorizzazione con Aston Martin. 

Se l’obiettivo di Tsunoda dovrà essere quello di stare il più vicino possibile a Verstappen, il campione olandese parlando ai media ha ribadito come più che i piloti al momento il problema maggiore sia il comportamento piuttosto nervoso della RB21, affermando che anche riuscendo ad estrarre il massimo dalla monoposto potrebbe non essere sufficiente per poter lottare per la vittoria con la McLaren. 
Verstappen ha poi parlato della sostituzione dell’ormai ex compagno di squadra Liam Lawson (tornato a partire da questa gara in Racing Bulls al posto di Tsunoda e al fianco di Hadjar), sostenendo di aver parlato sia con il pilota neozelandese che con la squadra, specificando poi in un secondo momento che l’obiettivo del team deve essere quello di migliorare il comportamento della monoposto, augurando poi allo stesso Lawson di avere la forza e il coraggio necessari per schierarsi in griglia in Giappone, di credere in se stesso e di tenere la testa alta, con l’obiettivo di dimostrare alla stessa Red Bull che si è sbagliata a sostituirlo. 

Il Gp del Giappone rappresenta un esame in casa Mercedes, con il team tedesco chiamato a ribadire (anche su una pista che lo scorso anno fece soffrire non poco entrambi i piloti)  la crescita prestazionale emersa nelle prime due gare di campionato. Se George Russell auspica comunque di poter disputare un weekend estremamente positivo, il compagno di squadra Andrea Kimi Antonelli approfitterà del format classico del weekend di gara per prendere ancora più confidenza con la propria monoposto ed ottimizzare la propria performance sul giro secco in vista delle qualifiche, dove riuscire a mandare perfettamente in temperature le gomme sarà a dir poco fondamentale per ottenere una migliore posizione in griglia. 

Per chi sicuramente il Gp del Giappone rappresenterà un esame decisivo per valutare la effettiva competitività della propria monoposto è senza ombra di dubbio la Ferrari, reduce in Cina dalla doppia squalifica a carico di entrambe le SF-25. A Suzuka la scuderia di Maranello non porterà alcuna novità (previsto semmai la prossima settimana il debutto in Bahrain di un nuovo fondo, già però pianificato da tempo) con l’obiettivo di lavorare per trovare la migliore altezza da terra necessaria per far sprigionare il massimo potenziale possibile dalla monoposto senza però al contempo rischiare ulteriori squalifiche per il deterioramento del pattino (il cosiddetto plank). 
Se la nuova sospensione anteriore pull-rod sembra funzionare piuttosto bene, è il retrotreno l’area che finora sembra aver dato i maggiori grattacapi agli ingegneri della scuderia di Maranello, con la SF-25 che abbassata particolarmente a terra sembra funzionare molto bene, salvo poi perdere prestazione (com’è giusto che sia nelle attuali monoposto ad effetto suolo) una volta che la macchina viene alzata per evitare che il plank possa consumarsi eccessivamente, toccando troppo a terra. Se però alla fine di solito viene trovata un’altezza tale da soddisfare entrambe le esigenze (buone prestazioni con un adeguato consumo del plank), in casa Ferrari quest’altezza al momento non è stata ancora trovata. C’è chi sussurra che la monoposto nasconda un potenziale notevole che per il momento non è stato ancora mostrato e che emergerebbe solamente una volta trovata la giusta altezza da terra, ma c’è anche chi teme che la SF-25 presenti un difetto strutturale, tale da consentirne il massimo potenziale solamente una volta abbassata troppo a terra, andando però a consumare eccessivamente il plank per via dell’eccessivo sfregamento. Qualora purtroppo questo scenario dovesse trovare un reale fondamento, è inevitabile per la Rossa ipotizzare un’annata piuttosto complicata, prestazionalmente parlando.

Ecco, quindi, perché Suzuka rappresenta una tappa fondamentale per il cammino della Ferrari nel Mondiale 2025, con Charles Leclerc (al suo 150°Gp in Formula 1) e Lewis Hamilton chiamati a dare il massimo su una pista che sulla carta potrebbe aiutare la SF-25 per via del suo bilanciamento incentrato principalmente sull’anteriore, e che peraltro non presenta quelle curve a medio-bassa velocità che rappresenterebbero uno dei punti deboli della macchina. 
Guai, però, a pensare a una vittoria: la McLaren vista nelle prime due gare è chiaramente la favorita anche in terra giapponese, motivo per il quale anche un potenziale podio potrebbe rappresentare per i piloti della Rossa un buon risultato, nonostante Leclerc nella consueta Press Conference del giovedì abbia fatto ben presente di aspettarsi a Suzuka un weekend in linea con quanto visto a Melbourne e nella domenica di Shanghai.

Un cenno, infine, alle condizioni meteo: se venerdì e sabato il tempo dovrebbe essere soleggiato o alla peggio nuvoloso, per la giornata di domenica (e in particolare in occasione della gara) è prevista pioggia.