Una chiacchierata a 360 gradi per analizzare lo stato attuale della massima serie motoristica e le novità e le sfide che l’aspettano (a cominciare dalla rivoluzione regolamentare al via il prossimo anno), oltre che affrontare la questione relativa al rinnovo di Imola, seriamente a rischio. Lunedì 14 Aprile all’indomani del Gp del Bahrain il Presidente e Ceo della Formula 1 Stefano Domenicali è intervenuto alla trasmissione radiofonica di Radio Rai Gr Parlamento “La politica nel pallone”, condotta da Emilio Mancuso, rispondendo non solo alle domande del conduttore, ma anche a quelle postegli dagli ospiti intervenuti in trasmissione (nella fattispecie Gianluca Gasparini e Xavier Jacobelli) in merito a numerosi argomenti.
FERRARI E LA SFIDA DI HAMILTON. “Io non posso permettermi di dare dei giudizi o fare commenti su questa cosa, vista la funzione che ho. Io vedo una Ferrari che è vicinissima in questo momento a chi sta vincendo. L’unico consiglio che posso dare a Frederic Vasseur (che conosco e con cui sono in contatto ogni giorno) praticamente è di continuare a lavorare a testa bassa, senza sentire il peso di quella che è una pressione naturale per chi ricopre un ruolo del genere. Io sono convinto che già presto vedremo una Ferrari che vincerà anche quest’anno, ne sono certo, e quindi bisogna continuare a stare lì perché quest’anno i distacchi sono talmente piccoli che i dettagli faranno la differenza. Su questo bisogna esserne convinti, bisogna sentirlo, perché essere Ferrari è qualcosa di unico. Ne parlavo con Hamilton che si è reso conto di cosa vuol dire per un campione come lui, vestire la tuta rossa. Quindi devono continuare a spingere.
DOMENICALI E L’INCONTRO CON MONTEZEMOLO (sopra raffigurato al termine del Gp del Bahrain con il Presidente FIA Ben Sulayem e il pilota McLaren Lando Norris). “Mi ha fatto molto piacere vederlo, perché non lo vedevo da tantissimo tempo. Tra l’altro lui non veniva più a un Gp di Formula 1 da credo oltre dieci anni. L’ho visto emozionato, e questo mi ha fatto piacere. Ovviamente era ospite della famiglia reale in Bahrain, e insomma abbiamo ripercorso tante tappe della storia della Ferrari, ma come sempre l’ho visto con un grandissimo entusiasmo, la passione non solo per la Ferrari ma per il nostro sport. Lui è nato e cresciuto con la passione della Formula 1, è stato davvero un bel momento per tutta la serie. L’hanno accolto tutti con un grande entusiasmo".
Nel caso di un eventuale approdo in Ferrari, sarebbe il binomio pilota italiano con macchina italiana. Mi ricordo c’è stato Alboreto, Ivan Capelli, Luca Badoer, Fisichella. Insomma, c’è bisogno di un pilota che sopratutto nel mondo di oggi rappresenti una figura di riferimento per il mondo giovanile e sarebbe sicuramente molto bello. Credo però che Toto Wolff non sia così d’accordo in questo momento.”
LA F1 DEL 2026: LA RIVOLUZIONE TECNICA. “Il prossimo anno c’è un cambiamento importante , si parte con un nuovo ciclo regolamentare dove al centro del progetto tecnico c’è l’utilizzo della benzina sostenibile che è fondamentale per il nostro obiettivo di essere a emissioni zero alla fine del 2030 con una power unit dove il bilanciamento tra la potenza elettrica e la potenza termica sarà del 50%. Questo porterà a delle macchine che saranno diverse nell’utilizzo delle ali e nella gestione tecnica della macchina, gli pneumatici rimarranno gli stessi, la Pirelli sta facendo un grandissimo lavoro con tutto il mondo della Formula 1, però è chiaro che quando si parte con un progetto nuovo dove fondamentalmente il motore termico e dinamico (quindi il motore ibrido che è quello che usiamo già adesso) sarà totalmente diverso questo porterà per definizione a un riassestamento dei valori iniziali. Questa è una sfida tecnologica nuova, di grande interesse. Come sempre quando si cambia le domande a questo momento che noi ovviamente dobbiamo rispondere sono “Ma perché con un campionato così interessante, vicino, si deve assolutamente cambiare?” Perchè è questa la natura della Formula 1. Nei momenti in cui è stato deciso questo cambiamento regolamentare (parlo di qualche anno fa) ci doveva portare a questa scelta , quindi l’obiettivo di questa scelta è non è solo essere rilevanti tecnologicamente (che è quello che faremo il prossimo anno), ma è quello che tendenzialmente ci saranno dei distacchi più grandi rispetto a quelli di oggi perché c’è un cambio tecnologico importante. Come riuscire a far ridurre il gap tra le macchine nel minor tempo possibile. Questa la sfida che credo dal punto di vista regolamentare sia stata tenuta sotto controllo tra la Federazione Internazionale e le squadre e ovviamente noi, e sarà il tema sicuramente di grande attenzione su cui dovremo seguire nei prossimi mesi.”
F1 2026: IL CALENDARIO. “Prima dell’estate pubblicheremo il nuovo calendario, ma saranno 24 i Gran Premi, assolutamente si. In questo momento assolutamente è nelle previsioni di lanciare Madrid, avremo un aggiornamento sul Gp di Madrid entro fine Maggio. Il 2026 è l’ultimo anno del contratto che abbiamo con Barcellona.”
I MARGINI DI CRESCITA DELLA F1 E I BENEFICI DEL FILM IN USCITA A GIUGNO. “Credo che il nostro sport oggi ci permetta di pensare che quello che vediamo oggi può crescere ancora tanto. Ne sono convinto perché vedo degli elementi che questo avvenga. Abbiamo dei mercati che per noi sono già importanti ma che rispetto a quelli che sono altri sport siamo ancora piccoli. Vedo gli Stati Uniti, l’America, vedo la Cina, vedo continenti nuovi come l’Africa. Se pensiamo al Medio Oriente dove nel 2004 c’era un solo Gp qui e ora ce ne sono quattro, gli spazi per crescere e sopratutto per attirare nuovi tifosi che non sono oggi direttamente appassionati rispetto solamente al mondo delle nostre corse ma al mondo che riusciamo a portare qui perché la Formula 1 oggi è divertimento, la Formula 1 è coinvolgimento, è intrattenimento, è sopratutto sotto questo profilo vedo che c’è tanto spazio e margine di crescita e sopratutto la cosa bella è che noi vogliamo rendere protagonisti tutte le persone che alla fine fanno parte del nostro mondo: dai piloti ai direttori sportivi, ai tifosi stessi, quindi elementi per crescere ce ne sono tanti, e su questo dobbiamo continuare a lavorare. Non è oggi che siamo così forti, che ci chiederemmo di sicuro perché la Formula 1 è fatta di sfide, le portiamo volentieri a casa. Direi che di margini ce ne sono ancora tanti.
Tutti quanti gli ultimi paesi che sono entrati in Formula 1 hanno accolto con un entusiasmo incredibile la nostra piattaforma, cercando di dimostrarlo con i fatti, con investimenti, con partecipazione forte. Direi una banalità o una falsità nel dirne uno in particolare. Tutti quanti hanno dimostrato di capire che cos’è la Formula 1 di oggi, quindi non voglio mancare di rispetto a nessuno.
L’ESPERIENZA AL TIMONE DELLA F1 DI DOMENICALI. “Io sono una persona appassionata di quello che faccio e della vita, e quindi cerco di trasmettere questa positività nell’ambiente nel quale cresco, lavoro e ho la fortuna (proprio perché la F1 è qualcosa di unico)di poter girando il mondo cercare di crescere assorbendo dalle varie culture le cose più belle cercando di trasmetterle nel mio lavoro, e nella mia vita quotidiana. La Formula 1 non è solo sport oggi, è se vogliamo anche politica, un’attività sociale, un’attività lavoriale in cui che ti impone di poterlo ereditare con una certa responsabilità, e cercare di collegare persone e culture diverse in un contesto tecnologico, emozionale di intrattenimento, ma che portino a pensare che siamo veramente fortunati. Quindi sotto questo profilo dobbiamo portarci a casa tutti gli elementi per cercare sempre di fare qualcosa di meglio per tutti.”
DOMENICALI E IL MONDO DELLE CORSE. “Praticamente da quando ero uno studente al Liceo di Imola ho iniziato a frequentare il mondo delle corse, cercando di fare come tutti gli appassionati che amano certi sport alcune attività durante gli studi. Anche le moto mi sono sempre piaciute tantissimo. Ho avuto anche un’esperienza quando ero in Ferrari nel Mugello come Responsabile anche di quelle attività, hanno sempre fatto parte della mia vita. Nella vita fatta seguendo sempre l’energia che ti da il mondo delle auto e delle moto.”
L’AUGURIO PER LA STAGIONE CORRENTE. “L’augurio che rimanga avvincente così come è stato nei primi Gran Premi e che rimanga la piattaforma (come dicono gli inglesi) the place to be: il posto dove vuoi essere, dove vuoi vivere esperienze, relazioni ma sopratutto dove vivere dei bellissimi Gp.”
IL RAPPORTO TRA F1 E SINNER. “Yannik è un ragazzo straordinario, non devo dirlo io perché non devo aggiungere nulla a quello che lui fa, con i fatti, sul campo di tennis ma non solo sul campo. Yannik è un ragazzo straordinario che ho il privilegio di poter conoscere molto molto bene, e quindi l’augurio è che continui ad essere se stesso, e a dimostrare che nella vita non sono le parole che fanno la differenza, ma i fatti, i valori, la determinazione di poter crescere continuamente, senza dover rispondere in maniera polemica al nostro mondo, perché purtroppo è questo quello che ci circonda. Ma lui ci sta dimostrando che è solo con un’asperità che si dimostra di essere singoli.”