Il Giro d'Italia, vinto da Nibali, non era cominciato proprio bene per tutti i big. Solo nel finale infatti è arrivato il duello tra lo squalo, Valverde e il colombiano Chaves. Lo stesso sta avvenendo con il Tour de France. Al momento dopo le prime tappe al comando non ci sono Quintana o Aru ma Van Avermaet. Chris Froome è il favorito, ma alla maglia gialla puntano anche Quintana, Contador e i due italiani dell'Astana: Nibali e Aru.
Il Tour de France finirà il 24 luglio a Parigi e come sempre dal 1975 l’arrivo dell’ultima tappa sarà sul viale degli Champs-Élysées, che porta all’Arco di Trionfo. Anche l’ultima tappa sarà in pianura: in mezzo ci sono invece tante salite, più che negli ultimi anni. Il 14 luglio – il giorno della presa della Bastiglia – c’è invece la tappa che arriva sul Mont Ventoux, una salita bella e famosissima, dove nel 2000 vinse Marco Pantani.
Quella di quest’anno è la 103esima edizione del Tour de France: ci sono 198 corridori divisi in 18 squadre. La più forte è la Sky, dove corre Chris Froome, il vincitore dell’ultimo Tour de France. Al momento la squadra più forte è proprio la Sky di Froome. Il britannico è il favorito perché oltre ad avere la squadra più forte è spesso stato il più forte sia a cronometro che in salita. Nel Tour del 2012 Froome arrivò secondo dietro Wiggins, suo compagno di squadra e suo capitano: l’opinione generale è che Froome fosse più forte ma rispettò le gerarchie, altrimenti avrebbe vinto lui. L’anno scorso Froome ha vinto il secondo Tour della sua carriera, con un minuto di vantaggio su Quintana e più di otto minuti su Nibali e Contador.
Un altro ciclista favorito è sicuramente Alberto Contador. Lo spagnolo è il ciclista più esperto del Tour de France ed è quello con più talento. Contador è elegante nel pedalare – molto più di Froome, che è invece famoso per la sua pedalata a mulinello – e molto creativo nel decidere cosa fare e quando farlo. Anche Contador ha vinto il Tour de France, però quelle due volte sono un po’ lontane: nel 2007 e nel 2009.
Infine Quintana e Nibali come Aru daranno tutto per tutto. Il colombiano è però uno dei pochi che è riuscito a giocarsela in salita con Froome. Il problema è che Quintana a cronometro è più lento di quasi tutti i suoi principali avversari per la maglia gialla: per vincere ha bisogno di guadagnare minuti in salita per bilanciare quelli che perderà a cronometro, e non sarà facile. Più Nibali che Aru perché il sardo (con il siciliano vincente al Giro) quest’anno non ha corso il Giro e ha deciso di puntare tutto sul Tour de France, a cui in passato non ha mai partecipato.
Marco Stiletti