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La sua testardaggine gli consente di competere ad alto livello nel "2 con", nel ruolo di timoniere. Tanto che arriva a disputare le Olimpiadi di Los Angeles 1984, con Kevin Still e Robert Espeseth. Nella gara che regala ai fratelli Abbagnale e a Peppiniello Di Capua il primo oro a cinque cerchi, l'equipaggio statunitense centra il bronzo. Un risultato che catapulta il piccolo grande uomo (142 centimetri) dell'Oregon nella leggenda, quale primo atleta disabile in grado di conquistare una medaglia alle Olimpiadi per normodotati. Diventa un eroe nazionale, nonché modello di coraggio. Per il resto della sua esistenza, Doug Herland si dedica con successo alla creazione di programmi riguardanti il canottaggio per individui colpiti da disabilità. Muore all'età di 39 anni il 26 marzo 1991. Grazie, meraviglioso Doug. Fabio Ornano @fabio_ornano"Non esiste disciplina sportiva migliore del canottaggio. Anche le persone che hanno problemi alle articolazioni e faticano a camminare e correre, possono andare in canoa. Anche io ho le mie difficoltà: ma riesco a percorrere meglio 10 miglia in canoa che mezzo miglio di corsa".
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