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Sono iniziati i Giochi Olimpici Invernali, con una cerimonia sobria e Michela Moioli portabandiera della spedizione azzurra. Tante le speranze...
I Giochi Olimpici Invernali sono iniziati ufficialmente, con la cerimonia inaugurale allo stadio Bird’s Nest, lo stesso dei Giochi del 2008, e la sfilata delle 91 delegazioni, con l’Italia guidata dalla portabandiera Michela Moioli che ha sfilato penultima, prima della Cina padrona di casa. Abbastanza sobria la cerimonia con la regia di Zhang Yimou, davanti agli occhi del presidente cinese Xi e di quello del CIO, Thomas Bach, oltre a quelli di Putin.
L’Italia si presenta con 118 atleti e il confronto più immediato darà con le 10 medaglie, di cui 3 d’oro, di PyeongChang 2018. Il gruppo azzurro più numeroso è quello dello snowboard, con 17 elementi, seguito dallo sci alpino, 16, dal fondo, 12, dallo short track e dal biathlon (10 ciascuno). La disciplina meno rappresentata è quella dello skeleton, con 3 italiani. In totale saranno presenti 2.892 atleti, con l’esordio assoluto di Arabia Saudita e Haiti e le solite spedizioni buone giusto per guadagnarsi una breve sui giornali.
Certo il clima politico internazionale è ben diverso rispetto a quello del 2008 e la Cina è adesso vista come una minaccia da buona parte del mondo. Non è un caso che tanti sponsor stiano tenendo un basso profilo: la Coca Cola, ad esempio, sta in pratica limitando il suo marketing alla Cina. Nel 2008 la torcia olimpica attraversò 135 città in sei continenti, nel 2022 tutto il percorso è stato limitato a Pechino e dintorni: questo dice già tutto, al di là delle limitazioni dovute al Covid.
Ma venendo all’Italia, quali sono le nostre punte? Nello sci alpino al maschile l’Italia ha come volto quello di Dominik Paris, sia in discesa sia in SuperG, mentre fra le donne grande attesa c’è per Federica Brignone in gigante e soprattutto Super G, oltre che per Marta Bassino nel gigante, sognando un miracoloso recupero di Sofia Goggia: l’oro nella discesa libera del 2018, 6 vittorie nella Coppa del Mondo in corso (di cui 2 in Super G), avrebbe il Super G venerdì 11 e la discesa il giorno dopo. Nel biathlon copertina per Dorothea Wierer, senza dimenticare Lisa Vittozzi. Nel fondo invece l’italiano più atteso è Federico Pellegrino, con speranze per il team sprint. Nello short track la punta è Arianna Fontana, che nel 2006 a Torino diventò l’italiana più giovane a salire su un podio olimpico ai Giochi invernali, a nemmeno 16 anni: oro a PyeongChang nei 500 metri, è forse all’ultimo urrah anche se Milano-Cortina 2026 è una grande tentazione. Nello snowboard occhio ovviamente alla Moioli, campionessa olimpica in carica nel cross, mentre nello slittino da zona medaglie è di sicuro Dominik Fischnaller, quarto ai Giochi del 2018.
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