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Il Presidente Sergio Mattarella a pranzo al villaggio olimpico con gli atleti dell'Italia Team

Olimpiadi 2024- Il Presidente Sergio Mattarella a pranzo al villaggio olimpico con gli atleti dell'Italia Team a Parigi  - 25 luglio 2024 - Sport Politica (foto LaPresse)© LaPresse

Squadra Italia

Parigi 2024, giorno 2: la fiducia di Mattarella, le nazionali scomparse, Djokovic-Nadal subito, la carta dei doppio e le quote delle medaglie

25 luglio

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Aspettando la cerimonia di apertura dei Giochi con buona parte dei potenti della Terra ed anche Sergio Mattarella, volato a Parigi insieme al sempre più istituzionalizzato Tamberi, portabandiera con Arianna Errigo, facciamo il quadriennale, antipatico e doveroso discorso sul peso delle medaglie prima che queste medaglie si materializzino. Discorso che ha un punto fermo, dato dalla logica: le medaglie negli sport di squadra, anche i meno popolari, sono più preziose perché (ovviamente) più rare e perché nascono da un movimento che non si può improvvisare, mentre quelle negli sport individuali possono invece essere generate da singoli progetti di successo, quando non da talenti sbocciati dal nulla (quanti giavellottisti aveva avuto Trinidad prima di Walcott?), e non necessariamente da una massa di praticanti. Non è che l’Italia sia piena di marciatori e di fiorettisti, eppure la programmazione e le strutture del CONi e delle federazioni, per non dire lo stipendio statale, permettono spesso agli azzurri di primeggiare.

Questa premessa per dire che il probabile record di medaglie non cancellerà il fatto che a Parigi siamo con soltanto quattro squadre, le due di pallavolo e le due di pallanuoto, peraltro tutte forti, le due di pallavolo di più. Non ci siamo nel calcio, nella pallacanestro, nella pallamano, nell’hockey su prato e nel rugby a 7. In altre parole 10 fallite qualificazioni sulle 14 possibili. Situazioni non casuali, perché l’ultima partecipazione con il calcio maschile è del 2008, mentre l’Italia femminile non si è mai qualificata da quando il calcio delle donne è ai Giochi, cioè dal 1996. La pallacanestro maschile è stata ai Giochi una volta nelle ultime cinque edizioni, a Tokyo con Sacchetti in panchina, mentre l’ultima partecipazione delle donne è del 1996. Facile la statistica sulla pallamano e sul rugby a 7, non c’è bisogno di controllare almanacchi: mai stati alle Olimpiadi. L’ultima volta dell’hockey su prato ai Giochi è invece... Roma 1960, per la nazionale maschile qualificata di diritto, mentre le donne non ci sono mai state (a Roma il torneo non era previsto). A nostro onore va anche detto che quando baseball e softball sono stati ai Giochi le selezioni azzurre sono quasi sempre riuscite a qualificarsi. Il miracolo sportivo italiano, figlio di condizioni particolarissime, merita quindi un approfondimento più che l’esaltazione acritica del medagliere.

Il forfait di Sinner ha gettato nello sconforto Malagò e media italiani, come è giusto che sia: non è solo il numero 1 per l'ATP, ma è anche il numero uno dello sport italiano per distacco. Questa era la sua Olimpiade e magari a Los Angeles ci sarà ancora una grande Sinner ma nessuno oggi può saperlo, nemmeno lui. Perché siamo condizionati dal ventennio di Federer, Nadal e Djokovic, ma ad altissimo livello tante carriere sono durate meno di quattro anni. Rimanendo sul presente e sui tabelloni sorteggiati oggi, bisogna dire che agli azzurri non è andata bene. Musetti parte con Monfils ed è in una parte di tabellone insidiosa: tirato a lucido potrebbe arrivare ad un quarto di finale contro Zverev, cioè il detentore del titolo. Arnaldi potrebbe farcela contro Fils, avendo come orizzonte l’ottavo contro Djokovic. Darderi è in forma ma ha un primo turno durissimo con Tommy Paul, mentre Vavassori ha poche speranze già contro Martinez. In generale nella parte bassa del tabellone Alcaraz sembra avere la strada spianata, con tutto il rispetto per il Medvedev da terra, mentre sopra Djokovic dovrà fare molta più fatica per presentarsi all’appuntamento da lui più atteso. Chiaramente tutto scompare di fronte al probabile secondo turno Djokovic-Nadal: difficile immaginare una partita più carica di tensioni, motivazioni, storia. La sceneggiatura perfetta l'avrebbe messa come finale.

Fra le donne la Paolini deve confermare la sua nuova enorme dimensione: per la finalista di Roland Garros e Wimbledon un primo turno non facile con la Bogdan e l’orizzonte di un quarto di finale con la Krejcikova, occasione buona per rifarsi della finale di Wimbledon e prendersi una medaglia. Potrebbe finire già al primo turno l’Olimpiade della Cocciaretto, contro una Shnaider relativamente on fire, e della Bronzetti contro una Vekic rinata. Guardando il tabellone è impossibile che la Paolini non abbia pensato alla semifinale contro la Gauff, che la ‘vecchia’ Paolini l’ha battuta due volte su due, e alla finale contro la Swiatek che a Parigi è sembrata di un altro pianeta. Un anno fa avremmo parlato di Paolini felice di passare il primo turno, non bisogna dimenticarsene mentre schiacciamo di aspettative una tennista andata forse oltre i suoi limiti. Di certo l'ottimismo ottuso che si respirava fino a due giorni fa ("Cinque medaglie in cinque specialità" e cose del genere), senza pensare al fatto che comunque Sinner non era il favorito per l'oro e nemmeno per l'argento, ha ceduto il passo ad un pessimismo cosmico altrettanto ingiustificato. Invece almeno una medaglia può senz'altro uscire dai doppi: Errani-Paolini, Bolelli-Vavassori e anche Errani-Vavassori nel misto che tristemente parte dagli ottavi di finale. 

Di sicuro i bookmaker, ma sarebbe meglio dire il mercato, non vedono benissimo i tennisti azzurri. L’oro di Musetti in singolare si gioca a 50, quello di Darderi a 100, quello di Arnaldi a 150, mentre il grande favorito è ovviamente Alcaraz, a 1.85 con Djokovic a 3.50. Quanto alla Paolini, il suo oro è quotato a 16.00 e dintorni, lontamnissimo dall’1.45 della Swiatek, ma anche ben sotto le quote di Gauff e Rybakina. Se guardiamo tutti gli sport, lo scenario che vede l’Italia vincere 12 o più medaglie d’oro è pagato a 2.00, secondo noi molto bene, mentre questo particolarissimo Under è a 1.72: insomma, il caso Sinner che poi non è un caso ma una scelta (sbagliata) ha tolto un po’ di ottimismo a tutti. Nelle specialità da copertina troviamo un nuovo oro di Jacobs quotato a 15, tantissimo, mentre quello di Tamberi è a 2.50. Nel nuoto l’oro azzurro più probabile è quello di Thomas Ceccon nei 200 dorso, quotato a 2.50, mentre nella pallavolo è notevole che l’Italia di Velasco sia favorita, quindi con la quota più bassa, a 3.00, mentre la nazionale maschile di De Giorgi è a 6.50. Un oro nel mirino anche quelli di Tommaso Marini nel fioretto, 2.75, ed uno in cui sperare è Filippo Ganna nella cronometro, a 3.25 secondo favorito dietro Tarling.

stefano@indiscreto.net

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