Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Tennis - Olympic Games Paris 2024: Day 5

PARIS, FRANCE - JULY 31: Lorenzo Musetti of Team Italy plays a forehand against Taylor Fritz of Team United States during the Men's Singles Third Round match on day five of the Olympic Games Paris 2024 at Roland Garros on July 31, 2024 in Paris, France. (Photo by Matthew Stockman/Getty Images)© Getty Images

Le risposte di Musetti

Parigi 2024, giorno 8: la solita Ledecky, gli italiani del tennis, l'uscita di Nadal, la Francia di Wembanyama e le medaglie dell'atletica

31 luglio

  • Link copiato

Basta una giornata da due medaglie e si va in crisi di astinenza, almeno secondo i parametri di chi mette tutto sullo stesso piano. Nell’ottava giornata di gare, la quinta con risultati definitivi, l’ufficio medaglie di Casa Italia festeggia l’argento nel quattro di coppia maschile (Luca Chiumento, Giacomo Gentili, Andrea Panizza e Luca Rambaldi) nel canottaggio, andato leggermente sopra le aspettative, e quello di Silvana Stanco nella trap, anche lei oltre le previsioni della vigilia. Leggermente sotto le aspettative, soprattutto le sue, il quarto posto di Simona Quadarella nei 1500 metri stile libero che hanno visto la mostruosa Ledecky arrivare all’ottavo oro in carriera. Disastrosa la nazionale femminile di pallanuoto contro gli Stati Uniti, non per la sconfitta che visto l’avversario poteva essere messa in conto, ma per il punteggio (10-3) e l’atteggiamento: passare il turno adesso sarà difficile. Difficile invece parlare di delusione per l'uscita nei quarti della sciabola a squadre, cioè il primo turno (bisogna ricordarlo sempre) nella sciabola a squadre, visti i valori sulla carta molto diversi rispetto all'Ungheria. Stesso discorso per Thomas Ceccon, che dopo l'oro nei 100 dorso è stato il primo degli esclusi dalla finale dei 200, gara raramente frequentata e in cui comunque è già ad un passo dall'élite. Nella stratosfera invece il cinese Zhanle Pan, che con 46"40 ha migliorato il suo record del mondo dei 100 stile libero. Insomma, oggi tanti complimenti ma pochi festeggiamenti. 

Il torneo olimpico di Lorenzo Musetti è spettacolare, come il suo livello di gioco e la sua continuità nda due mesi a questa parte. Dopo la vittoria con Fritz negli ottavi fra l’azzurro e la zona medaglie c’è Zverev, con il quale questo Musetti sulla terra non parte certo battuto. La partita contro lo statunitense era equilibrata per ranking (Fritz numero 12 ATP, Musetti 16) ed in parità come precedenti, ma il ricordo dell’ultimo Monte Carlo, più ancora che di Wimbledon, su una terra comunque più lenta di quella parigina dava fiducia e Musetti non l’ha tradita, resistendo al grande inizio di Fritz nel primo set e gestendo bene la situazione quando il suo avversario si è messo a giocare con più solidità, ammazzandolo di palle corte e di rovesci in anticipo. Ma soprattutto rispondendo sempre, sempre, sempre, ai servizi di solito decisivi di Fritz. Il sogno delle cinque medaglie dal tennis, formulato quando Sinner sembrava della partita, si è ridotto ora a Musetti e al doppio Errani-Paolini, che hanno raggiunto i quarti dopo una partita di intensità incredibile contro le tifatissime Garcia e Parry. Ai quarti il cammino della Errani è finito nel misto, insieme ad Andrea Vavassori, buttando via una occasione enorme, al di là del matchpoint, contro Koolhof-Schuurs: peccato perché una medaglia, sia pure in un torneino (partenza dagli ottavi di finale, coppie quasi tutte improvvisate), sembrava lì pronta.

L'uscita di scena più amara di tutte è però stata quella di Rafa Nadal, che in coppia con Alcaraz è uscito ai quarti contro Krajicek e Ram: Alcaraz ha nella media risposto male e si muoveva quasi a caso nei pressi della rete, ma almeno nel secondo set il trentottenne compagno è riuscito a tanerlo in partita, facendo impazzire un pubblico del Roland Garros che quasi certamente rivedrà Nadal soltanto come grande ex. Ultimi game in un clima surreale: silenzio ad ogni punto degli statunitensi, boato ogni volta che si riapriva la speranza per gli spagnoli. Un po' è sempre stato così, nessuno accetta che il vecchio campione (e quindi la nostra vita) scivoli via, ma con Nadal e Parigi tutto è portato su un piano superiore. Comunque Nadal i suoi ori olimpici li ha vinti ed Alcaraz ha tutto per vincere quello del singolare, sfruttando l'autostrada nella parte bassa del tabellone. 

Adesso nel torneo di pallacanestro hanno disputato tutti due partite, sulle tre dei gironi, e qualche ragionamento si può fare. Tutto aperto nel Gruppo A, dove Spagna e Grecia si giocano la sopravvivenza (al di là del recupero di due delle terze) negli scontri contro Canada e Australia, cioè due squadre NBA non dichiarate. Nel Gruppo B un bellissimo Germania-Francia definirà il primo posto, con la squadra di Collet che finora non è piaciuta e che contro il Giappone ha rischiato tantissimo: Wembanyama sta facendo il suo, anche bene, ma è in molti sensi un corpo estraneo. Nel Gruppo C gli Stati Uniti proseguono la loro marcia verso l'oro, mentre il Sud Sudan ha qualcosa dentro, il senso della missione, e anche fuori: non va sottovalutato dalla Serbia, che in teoria lo potrebbe scherzare come ha fatto con il Porto Rico. Presto per fare congetture, visto il meccanismo del sorteggio dei quarti dividendo le 8 qualificate in 4 microfasce. Di certo conviene arrivare primi per evitare si sicuro gli Stati Uniti nei quarti, ma le semifinali davvero non si possono programmare: ci aspettano tante partite vere, la cervellotica formula ha avuto almeno questo merito. 

Entra in scena l’atletica, quasi sinonimo di Olimpiadi, con le gare di marcia e tutto il resto, compresa la teorica migliore Italia di sempre. Perché i 5 ori di Tokyo, fra cui quello più importante di tutto lo sport, sono irripetibili, ma non si ricordano così tanti azzurri da finale e con ambizioni che in molti casi arrivano fino a Los Angeles 2028. Un movimento che ha cambiato passo quando nel 2018 Antonio La Torre ne è diventato direttore tecnico e che quindi Stefano Mei ha ereditato dalla gestione precedente, insieme ai tanti atleti sulla rampa di lancio che poi in molti casi si sono effettivamente lanciati. Un’eredità che Mei ha raccolto senza troppo entusiasmo, per poi cambiare rotta (ma non troppo) dopo i trionfi di Tokyo. Ci sembra però che adesso il presidente federale stia caricando la sua squadra di aspettative troppo alte, parlando di 8 medaglie, contro le più realistiche 5 previste da Track & Field News (argento di Tamberi e Fabbri, bronzo per la Iapichino, per la 4x100 e per la staffetta di marcia) ed un risultato effettivo finale che potrebbe anche essere inferiore, ma con tanti finalisti nello sport più universale di tutti. Lo zero di Rio sembra comunque lontanissimo.

stefano@indiscreto.net

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi