Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

L'importanza di Lea Pericoli

L'importanza di Lea Pericoli

Addio a una donna di classe straordinaria che per decenni è stata in Italia l'immagine del tennis, aiutando questo sport a diventare popolare...

4 ottobre

  • Link copiato

Lea Pericoli è stata la tennista italiana più importante di tutti i tempi, anche se come valore sportivo entra secondo noi a malapena nelle prime dieci. Dietro alle campionesse attuali o di un passato recente che tutti conoscono (Schiavone, Pennetta, Vinci, Errani, Paolini) ma anche alla quasi coetanea amica-rivale Silvana Lazzarino, compagna di doppio con la quale arrivò in semifinale al Roland Garros mentre in singolare in uno Slam non è mai andata oltre gli ottavi, peraltro raggiunti tante volte a Parigi e anche a Wimbledon. Giocatrice quindi forte, del livello di una Reggi o di una Farina, di una Giorgi, al limite di una Valerio volendo andare indietro di molto, ma nella storia del nostro tennis certo non la più forte. A livello internazionale è stata a ottimi livelli, nei suoi migliori anni equivalenti a una ventesima poszione WTA (non esistevano le classifiche al computer, tutto era basato su valutazioni di giornalisti autorevoli), nell’era dominata dalla Gibson, dalla Bueno, poi dalla Smith (più famosa in seguito come Court) fino ad arrivare ad una giovane Billie Jean King.

Però Lea Pericoli per decenni è stata il tennis in Italia, perché ha saputo uscire dal contesto sportivo per diventare un personaggio popolarissimo: con la sua creatività (da suggeritrice degli stilisti, non soltanto per il famoso gonnellino), con le sue disgrazie (sconfitto il tumore negli anni Settanta fu la prima donna famosa a parlare apertamente della malattia), con la sua conoscenza del mondo, con la sua carriera televisiva in cui alternava le memorabili telecronache per Tele Monte Carlo, prima persona (oltre che prima donna) in Italia a dare giudizi tecnici in diretta, alla conduzione di trasmissioni che hanno fatto epoca, da Paroliamo a Caccia al tesoro. Lea Pericoli è stata una strepitosa testimonial del tennis, credibile sia nel mondo semidilettantistico in cui si è svolta tutta la sua carriera sia in quello professionistico della Golden Age che ha raccontato in maniera diversa da Rino Tommasi e Gianni Clerici ma con uguale efficacia e impatto sul pubblico. Le sue telecronache a una voce erano piene di pause ma anche di ritmo, senza mai offendere l'intelligenza dello spettatore: se una partita faceva pena lei lo diceva, con garbo ma lo diceva, non le importava di vendere un prodotto. Altri tempi? Purtroppo sì.

Per motivi generazionali e anche formazione culturale, infanzia in Africa compresa, la sua vita è stata quasi parallela a quella di Nicola Pietrangeli: una grandissima amicizia, secondo entrambi mai diventata amore a causa degli incastri temporali della vita. Ne hanno parlato spesso con ironia, in televisione e in numerosi libri: il più bello, a nostro giudizio, C'era una volta il tennis. Di sicuro sono stati loro a rendere popolare il tennis in Italia dopo decenni di gesti bianchi e circoli chiusi, conquistando almeno le brevi qualche anno prima dell’epopea di Panatta e mezzo secolo prima della Sinnermania. La Pericoli il tennis ha anche però saputo raccontarlo bene, sul Giornale di Montanelli e in televisione, fino a diventarne ambasciatrice riconoscibilissima sulle tribune di tutto il mondo, ma in particolare quelle di Roma e Monte Carlo. Una donna di classe, che proprio per questo ha contribuito a togliere al tennis l’aura classista di un tempo. Al di là forse delle sue intenzioni, perché era evidente che l’iperprofessionismo non la entusiasmava, con quei muscoli torniti e l'assenza di sudore anche al quinto set: per lei la perfezione era stata il tennis dall’inizio dell’era ATP/WTA fino alla metà degli anni Ottanta. Ha saputo raccontarlo, senza nemmeno l'aiuto di italiani vincenti. Manca a tanti, mancherà a tanti.

stefano@indiscreto.net

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi