Quattro successi nei primi quattro incontri di campionato, il miglior biglietto da visita possibile per presentarsi all’appuntamento con la storia. La quale, nel caso del Bursaspor, si chiama Champions League. I Coccodrilli dell’Anatolia sono attesi dal Valencia all’Atatürk Stadyumu per il primo incontro della fase a gironi di Champions. Un debutto che arriva grazie al successo, assolutamente inaspettato, nella Turkcell Super Ligi 2009/2010, dove il Bursaspor ha messo in fila tutte le grandi di Istanbul conquistando il primo titolo nazionale della propria storia.
Il successo del Bursaspor, squadra allenata dal 40enne Ertugrul Saglam, ex attaccante del Besikats e della nazionale turca, ha interrotto ventisei anni di dominio consecutivo di squadre della capitale, diventando così il secondo club non di Istanbul, dopo il Trabzonspor, a vincere il campionato di Turchia. Un exploit che non è nato dal portafoglio del solito facoltoso milionario deciso a ritagliarsi un posto al sole nel mondo del calcio, bensì da un’oculata gestione sportiva e finanziaria che ha permesso alla squadra di Bursa (la quarta città turca dopo Istanbul, Ankara e Izmir, nonché autentico covo di malati di calcio) di passare dalla seconda divisione turca alla Champions League nel giro di quattro anni.
Il pesante 3-0 rimediato contro il Trabzonspor nella prima uscita stagionale, la Supercoppa turca, aveva fatto ipotizzare un rapido ritorno nei ranghi del Bursaspor, nonostante il club non avesse ceduto alcun pezzo grosso (dal portiere-goleador Dimitar Ivankov all’argentino Pablo Batalla fino all’ex Juventus e Basilea Ivan Ergic) durante il mercato. Anzi, erano arrivati diversi rinforzi, tra cui il centrocampista argentino Federico Insua, l’esterno brasiliano Vederson e il mediano svedese Gustav Svensson. La partenza a razzo in campionato – sugli scudi la giovane mezzapunta Sercan Yildirim, già a quota tre gol - ha però cancellato ogni dubbio; il Bursaspor è intenzionato a difendere la propria corona con i denti.
Una curiosità: Il Bursaspor è stato fondato nel 1963 dalla fusione di cinque squadre. Le cinque stelle presenti nel logo della società rappresentano proprio i “predecessori” dei Coccodrilli Verdi (Yeşil Timsahlar) dell’Anatolia.