Andrea Mandorlini quasi come Mourinho. Quasi, appunto. Perchè l'anno scorso il suo Triplete con il Cluj ha avuto la Supercoppa di Romania al posto della Champions, ma soprattutto perchè non se ne è andato da vincitore nonostante i segnali negativi di un ambiente che mangia allenatori a ritmi dello Zamparini di una volta. E così adesso al cinquantenne tecnico ravennate è stata indicata la porta d'uscita.
Negli ultimi anni la stessa sorte sulla panchina del Cluj è toccata allo specialista (ben 5 panchine in Romania) Cristiano Bergodi, ora al Modena, a Maurizio Trombetta e a tanti altri (Sunda, Munteanu, Andone, Jindra, Toni). Difficile che qualcuno riesca ad entrare nel mito come Constantin Radulescu, autentica gloria della società che non a caso dà il nome allo stadio di Cluj: eroe di guerra (quella 1914-1918), commissario tecnico in tre Mondiali (1930-1934-1938) cercando di neutralizzare la pazzia anche calcistica di Re Carol, addirittura campione di bob (partecipò all'Olimpiade del 1936).