Cinque anni fa la produzione di una trasmissione di varietà Mediaset mandò un fax all'agente di David Beckham, all'epoca al Real Madrid, per averlo dieci minuti in trasmissione con l'unica incombenza di sorridere di fronte agli scherzi (al solito poco divertenti) del comico di turno. L'offerta era esattamente di 800.000 (ottocentomila) euro. Ma i consulenti di Beckham nemmeno la presero in considerazione, tanto era piena l'agenda di comparsate e ospitate varie. Nel 2010 il mercato televisivo è molto cambiato, complice anche la crisi che ha fatto crollare sponsorizzazioni e dintorni. Insomma, Lele Mora e i suoi imitatori potrebbero tranquillamente confermare che a parità di trasmissione e di popolarità del personaggio i cachet sono rispetto al 2005 diminuiti di almeno il 30%. Però sabato sera Beckham era a 'C'è posta per te' su Canale 5, ben disposto ad interagire con l'inevitabile caso umano scovato dalla redazione di Maria De Filippi. A pochi giorni dal suo ritorno in campo dopo l'operazione al tendine d'Achille (l'11 settembre, sostituendo Juninho a 20' dalla fine della partita fra Galaxy e Columbus Crew), Beckham si è quindi sobbarcato un volo transoceanico per meno soldi di quelli che avrebbe incassato cinque anni fa per un facile Madrid-Milano. Escludendo un impoverimento, visto che secondo la stima più recente il patrimonio familiare si aggira sui 160 milioni di euro, non è azzardato pensare ad una mossa di pubbliche relazioni nei confronti del mondo Milan. Difficile che l'attacco atomico possa funzionare con un trentacinquenne a sostegno (ma Pirlo, Ambrosini, Gattuso e soprattutto Seedorf sono anche loro in vista del traguardo), ma non si sa mai. Il contratto con i Galaxy scade nel 2012 e al di là del ricongiungimento familiare il possibile prestito al West Ham non entusiasma.