Mourinho il traditore che ti ama

L'addio, per nulla a sorpresa, di Josè Mourinho all'Inter un'ora dopo la finale di Madrid ha destabilizzato molti tifosi nerazzurri ma soprattutto il loro presidente. Se Benitez orma si è fatto una corazza, cosciente del fatto che metà delle domande in conferenza stampa ruota intorno al confronto con il predecessore, non altrettanto si può dire di Moratti. Che nell'intervista rilasciata a Sette Gold ha definito quello del tecnico di Setubal "Un po' il tradimento di uno che tradisce la moglie ma le vuole bene". Pur essendo stato da sempre geloso di chiunque potesse far definire l'Inter come qualcosa di diverso da 'Inter di Moratti', al presidente è entrato sottopelle un uomo di cui spesso in pubblico ma soprattutto in privato non ha parlato bene: ''Con Mourinho sento ancora una forma di affetto e un legame". Non proprio un complimento a Benitez, oltretutto dopo la migliore partita della sua gestione. Il non detto dell'intervista è che Mourinho non è per niente contento dell'ambiente che ha trovato al Real Madrid, premurandosi di farlo sapere alle poche società che nel mondo potrebbero ingaggiarlo. Al di là del part time sulla panchina del Portogallo che gli è stato rifiutato (l'obbiettivo dell'allenatore è diventare c.t. nel 2012 o comunque prima del Mondiale in Brasile), il vero problema al Real è un ambiente che storicamente è poco portato al lavoro duro: pretende tutto, perchè un secondo posto dietro al Barcellona è considerato un fallimento, ma per vari motivi non induce i giocatori a scendere in campo con i velaschiani occhi della tigre. Questo almeno è il pensiero dell'allenatore, che non ammetterà mai di essersi pentito della sua scelta primaverile. Così come Moratti non ammetterà mai di avergli spalancato le porte, senza fare un minimo tentativo per trattenerlo. Forse si erano trovati, forse non si sono ancora persi. E forse toccherà a Benitez l'ingrata parte della moglie tradita: la donna angelo che fa rimpiangere quella diavolo.