Ignoriamo il nome del responsabile marketing del Garforth Town, in ogni caso non è un nostro amico e possiamo affermare in tutta onestà che si tratta di un genio. E se il genio non è lui allora è Simon Clifford, dal 2003 proprietario del club militante nella Division One North della Northern Premier League (l'ottavo gradino, partendo dall'alto, del calcio inglese: la prima categoria italiana, insomma).
Questa oscura squadra dello Yorkshire riesce infatti a conquistare articoli sui giornali di tutto il mondo grazie a colpi ai confini della realtà ma non totalmente inventati. Dall'ingaggio a gettone di Socrates (un mese come player-manager) a quello di Careca passando per Lee Sharpe e altri dal buon passato, per arrivare poche ore fa alla firma con Paul Gascoigne come improbabile allenatore.
L'esperienza precedente in panchina di Gazza, cinque anni fa al Kettering, era durata poco più di un mese e terminata con un esonero per ubriachezza (così l'aveva giustificato il presidente di allora) molesta, questa sembra iniziare sotto auspici migliori ma non scommetteremmo comunque sul buon esito finale. Meglio giocarsi la vita sul campo che chiusi in casa, quindi calcisticamente ammettiamo il tifo per un ragazzo di 43 anni come Gascoigne: per certi versi uno degli ultimi campioni puri di animo, per altri un marito e un padre da disprezzare. Colpa dell'alcol, ma soprattutto di chi se o mette in corpo: a meno che le botte del calciatore siano socialmente più giustificabili (qualche editorialista bolso che parla di 'genio maledetto' lo si troverà sempre) di quelle del commerciante o dell'operaio.