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12, come i punti che intercorrono fra la prima in classifica (Lazio a 19) e le ultime (Parma e Cagliari a 7). Da quando esiste la formula dei tre punti a vittoria (1994-95), la differenza di soli 12 punti tra la testa e la coda della graduatoria dopo 8 gare di campionato, rappresenta un record, già stabilito, tra l’altro, nell’annata 2008-09 quando Inter, Napoli ed Udinese occupavano il primo posto a 17 punti dopo otto giornate e Reggina e Torino chiudevano la classifica con 5. A differenza di quella stagione, però, possiamo evidenziare altri due aspetti che confermano una certa “ristrettezza” più qualitativa della classifica attuale: il primo è rappresentato dalla quota più elevata raggiunta nel corso dell’attuale campionato rispetto a quello del 2008-09 (tanto che l’ultimo posto a 7 punti dopo 8 gare rappresenta la quota più alta di sempre); l’altro deriva dalla distanza ancor più minima fra la seconda in classifica e la penultima (10 punti, rispetto i 12 di due anni fa), che rafforza ancor più la tesi di un sostanziale equilibrio mai raggiunto negli ultimi 17 anni. Sempre considerando i campionati con i tre punti a vittoria, possiamo ricordare che il distacco maggiore fra la prima e l’ultima in classifica all’ottava giornata di campionato risale alla stagione 2005-06, quella del titolo assegnato all’Inter dal Giudice Sportivo, quando la Juventus realizzò l’en plein di vittorie e guidava solitaria con 24 punti, mentre il Treviso rappresentava il fanalino di coda con solo 2 punti. Analizzando, infine, i campionati di Serie A sempre dal 1994-95, possiamo notare che solo in cinque casi la squadra che era prima solitaria dopo 8 turni ha vinto poi il campionato: Lazio (1999), Roma (2000), Juventus (2005, poi revocato) e Inter (2007 e 2009).
Roberto Vinciguerra
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