Ci sono dei momenti epocali che arrivano per caso, tu quasi non te ne accorgi e sei di fronte a qualcosa di memorabile, a una coincidenza cosmica. Cade il muro di Berlino. Esce il 6 al Superenalotto. E soprattutto quello che è successo ieri sera a 90' Champions: Stefano Bizzotto ha fatto un errore! E per tre volte, lo stesso: nella sintesi di Tottenham-Inter ha chiamato Diego Milito Gabriel, cioè suo fratello difensore che gioca nel Barcellona. Malgrado, tra l'altro, la grafica lo contraddicesse.
Un evento che nessuno credeva possibile. Il pignolissimo Bizzotto, l'uomo capace di snocciolare all'impronta statistiche su terzini destri estoni dell'under 21 (lui gli almanacchi del calcio non li legge nè li impara a memoria, ma li mangia, come i libri di cibernetica Goldrake). L'algido Bizzotto, che tanto è uguale a Paolo Bonolis fisicamente quanto vocalmente è all'opposto delle sue urla. Il pettinatissimo Bizzotto, mai un capello fuori posto neanche nelle sue cronache un po' monocordi. Il precisissimo Bizzotto, al suo primo errore dai tempi della seconda elementare, quando in un pensierino scrisse "a me mi piace" (cosa che lo mandò così in depressione che per una settimana non mangiò i knödel che erano la sua merendina all'intervallo). L'umano Bizzotto, finalmente.
Livio Balestri
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