Non solo Pastore. Il Palermo di Rossi. che vola in zona Champions, si rispecchia nelle giocate magiche del Flaco, ma accanto all’argentino è nata una nuova stella: Josip Ilicic.
Il numero 72 sloveno, al primo anno in Serie A, può già vantare 13 presenze e ben sei reti. Un impatto a dir poco devastante per questo ragazzone di 22 anni che dietro ad un fisico da ariete (73 chilogrammi distribuiti su 190 centimetri) nasconde una visione di gioco degna di un regista, le movenze di un trequartista, un sinistro magico oltre ai tempi di inserimento ed alla capacità di realizzazione di una consumata seconda punta.
Nato il 29 gennaio 1988 a Prijedor, città situata a nord-ovest della Bosnia, e dotato di passaporto croato, Ilicic sceglie la nazionalità slovena in quanto è proprio in Slovenia che si trasferisce fin dalla tenerissima età di un anno. Esordisce a 19 anni in seconda divisione con la maglia del Bonifika Koper, piccola società di Capodistria ora sparita dal panorama calcistico, dove mette insieme 24 presenze condite da tre reti. L’anno successivo il primo, grande, salto all’Interblock Lubjana, prima divisione slovena, agli ordini dell’ex centrocampista del Milan, nonché allenatore, tra le altre, di Udinese, Olympiakos e Sion, Alberto Bigon. Nel giro di due stagioni racimola ben 55 presenze segnando anche 12 reti in campionato e questo gli vale il passaggio, nell’estate 2010 al Maribor, senza dubbio la massima espressione del calcio sloveno. Curioso l’aneddoto che si cela dietro al trasferimento: i problemi finanziari che affliggono il presidente dell’Interblock portano ad un ridimensionamento del suo club. Ne approfitta subito Zlatko Zahovic, 39enne recordman di presenze (80) e di gol (35) con la casacca della Slovenia, ora direttore sportivo del Maribor, che lo acquista alla ridicola somma di 80.000 euro. Un affare che dà i suoi frutti in un paio di mesi. Disputa solo 5 gare in campionato con la nuova maglia prima di essere rivenduto a ben 2,2 milioni di euro al Palermo insieme a Bacinovic (per lui “bastano”800.000 euro). Ad affascinare Zamparini, tuttavia, sono le prestazioni offerte in Europa League dal mancino sloveno che incanta contro l’Hibernian segnando una doppietta fantastica: prima un sinistro a girare sotto l’incrocio, poi un pallonetto preciso da fuori area. I rosanero chiudono l’affare proprio prima del confronto tra Maribor e Palermo e, ironia della sorte, nell’ultima gara disputata con la casacca viola, Josip decide di congedarsi da quei tifosi che nemmeno hanno avuto il tempo di goderselo con un gol nell’inutile vittoria per 3-2 che vale comunque l’accesso alla fase successiva per gli uomini di Delio Rossi.
Il resto è storia di oggi. Una storia già bellissima, un libro con ancora tante pagine vuote da scrivere per quello che già in molti definiscono il “Pastore europeo”.