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Gli inverni del Real Madrid

Redazione

9 febbraio 2011

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Angel Di Maria è un serio candidato alla palma di colpo di mercato dell’anno nella Liga, almeno secondo il settimanale Don Balon. Il madridista, autore di un ottimo primo semestre “spagnolo”, se la gioca con i due David, rispettivamente Villa del  Barcellona e Trezeguet dell’Hercules, e con il sottovalutato Borja Valero, perno del centrocampo del Villarreal. Sembra insomma che quest’anno il Real Madrid i propri soldi abbia saputo spenderli bene e, caso abbastanza raro, risparmiarli ancora meglio. La finestra invernale di mercato ha infatti portato nella capitale il togolese Emmanuel Adebayor, ingaggiato però dal Manchester City solamente con la formula del prestito con opzione di acquisto in estate alla cifra di 15 milioni di euro. Una cautela provvidenziale, specialmente alla luce dei flop collezionati dalle Merengues nei trasferimenti invernali degli ultimi anni. I numeri non mentono: dal 2005 a oggi, solamente tre acquisti su dieci possono essere ritenuti azzeccati. Nella stagione 2004/05 la disperata ricerca di un frangiflutti davanti alla difesa fece optare il Real per il truce danese Thomas Gravesen, soprannominato l’orco, che però a Madrid si fece ricordare solamente per una scazzottata in allenamento con Robinho. Onore al brasiliano per il coraggio dimostrato nell’affrontare un simile bestione. La stagione successiva è stato il turno di Antonio Cassano e Cicinho. Del fallimento del primo si sa tutto, compresi gli sberleffi alle spalle del tecnico Capello; il terzino brasiliano per contro fece un pizzico meglio, non tanto però da creare nostalgia né rimpianti quando venne dirottato a Roma. Buona la pesca nel gennaio 2007, dove al modesto centrale di centrocampo Fernando Gago vengono affiancati il connazionale Gonzalo Higuain – inizi difficili, poi rendimento e media-reti strepitosi – e l’esterno brasiliano Marcelo, entrambi titolari (Higuain è fuori per infortunio) anche quest’anno con Mourinho. Dopo un inizio 2008 senza movimenti, il Real è caduto negli antichi vizi l’anno successivo. Escludendo la diga Lassana Diarra, gli altri tre nuovi arrivi sono stati scaricati nel giro di sei mesi. Non pervenuti Daniel Parejo e Julien Faubert (il francese fu pagato 1.5 milioni di euro per disputare due mezzore nella Liga, addormentarsi in panchina durante un incontro con il Villarreal e saltare un allenamento pensando di avere una giornata libera), un pesce fuor d’acqua Klaas-jan Huntelaar, acquistato senza convinzione. Oggi le Merengues sembrano aver imparato la lezione.

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