La Juventus in piena crisi, la Lazio non tiene il passo, la Roma ottiene un pareggio che ha il sapore di una mezza sconfitta, l'Inter vola e, aspettando il match clou di lunedì sera tra Milan e Napoli, si attesta a soli due punti dalla vetta. Show dell'Udinese che travolge il Palermo per 7 reti a 0 e si conferma la quinta "potenza" del campionato.
Il Bologna, all'Olimpico di Torino, recita la parte del leone e manda al tappeto la Juve: un doppio Marco Di Vaio annienta i bianconeri, ancora una volta a secco di risultati utili. La panchina di Del Neri è sempre più in bilico, dopo l'ennesima sconfitta rimediata dai suoi uomini.
A Palermo va in scena un vero e proprio tracollo. I padroni di casa, letteralmente in bambola, vengono surclassati per 7 reti a zero da un'Udinese in gran spolvero. Lo spettacolo bianconero risponde a due nomi: Di Natale, autore di una tripletta e Sanchez che firma un poker di goal. Zamparini, furioso a fine gara, annuncia il cambio di tecnico per i siciliani: via Delio Rossi, in arrivo, molto probabilmente, Serse Cosmi.
Domenica da incorniciare anche per il Cagliari di Roberto Donadoni che inanella un'altra vittoria e, questa volta, ad avere la peggio è la Lazio che fa tutto da sola. Ci pensa, infatti, Dias a regalare i tre punti ai rossoblù con un autogoal, a cinque minuti dalla fine del primo tempo, che decide il match.
Sorriso amaro anche per l'altra squadra capitolina: la Roma, contro il Parma, non va oltre il pari per 2 a 2. I giallorossi in doppio vantaggio, grazie alle reti di Totti e Juan, si fanno agguantare in cinque minuti da Amauri, rinato lontano da Torino, che mette a segno una doppietta. Una vittoria sfiorata e, allo stesso tempo, sicupata dalla formazione allenata da Vincenzo Montella: il quarto posto diventa sempre più un'utopia, se non una chimera.
Stesso risultato, 2 a 2, anche tra Brescia e Lecce. Le rondinelle che aprono le marcature con Caracciolo, raddoppiano con Zoboli, non riescono a gestire la partita e si lasciano rimontare da Corvia e Munari.
Tra Cesena e Chievo sono i bianconeri ad avere la meglio per 1 a 0, grazie ad un rigore trasformato da Jimenez allo scadere del secondo tempo.
Partita ricca di emozioni quella tra Catania e Genoa che termina 2 a 1 a favore dei padroni di casa. Apre la marcature Floro Flores, ma nella ripresa Maxi Lopez ristabilisce la parità e Bergesso segna il goal vittoria per i siculi. Da segnalare i tre cartellini rossi rimediati da Criscito, Floro Flores e Augustyn in soli tre minuti di gioco.
Pari per 1 a 1 per il Bari e la Fiorentina. Un punto conquistato che non serve molto nè all'una nè all'altra formazione: Alberto Gilardino illude i viola, ma Ghezzal pareggia per il fanalino di coda biancorosso.
A Marassi, la Sampdoria soccombe all'Inter che, vincendo per 2 a 0 con le reti di Sneijder ed Eto'o, è a soli due punti dalla vetta e crede, ora più che mai, nella conquista dello scudetto, in attesa del confronto tra il Milan, deputato a vincere per consolidare il primato in classifica, ed il Napoli che cercherà in ogni modo i tre punti per portare a termine l'operazione aggancio alla capolista rossonera.
Il posticipo del lunedì sera, a San Siro, ha visto trionfare il Milan 3 a 0 sul Napoli. I partenopei falliscono l'operazione aggancio in classifica e scivolano al terzo posto, dietro l'Inter. Primo tempo equilibrato con nessuna azione importante, nella ripresa, al quarto minuto, rigore per i rossoneri che Zlatan Ibrahimovic trasforma e, poi, a valanga con le reti di Boateng e Pato. La compagine allenata da Massimiliano Allegri si conferma prima e vola a più cinque lunghezze sui "cuigini" nerazzurri.
Questa la classifica: Milan 58, Inter 53, Napoli 52, Lazio 48, Udinese 47, Roma 43, Juventus 41, Palermo 40, Cagliari 38, Genoa e Bologna 35, Fiorentina 34, Chievo e Sampdoria 31, Catania 29, Parma e Lecce 28, Cesena 25, Brescia 24 e Bari 16.
Raffaella Picciani
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