Luc Castaignos ha festeggiato il quadriennale appena firmato con l’Inter decidendo con un gol la delicata trasferta del Feyenoord in casa dell’Heerenveen. Una rete particolare per questo tulipano classe 92 nato da padre francese e madre di Capo Verde; Castaignos ha infatti raggiunto la doppia cifra in Eredivisie. Un risultato notevole per un ragazzino che a inizio stagione si è trovato titolare in una squadra allo sbando dal punto di vista tecnico-finanziario. La salvezza (sportiva) del Feyenoord è arrivata proprio grazie al positivo impatto con al realtà professionistica avuta proprio da giovani come Castaignos, simbolo di un vivaio tra i più fertili d’Europa, e che per il club di Rotterdam ha rappresentato una vera e propria ancora di salvezza. “Cosa possono fare di più i giovani del Feyenoord per il proprio club? Probabilmente solo cucinare”, ha puntualizzato velenosamente Johan Derksen dalle colonne di Voetbal International. Difficile però dargli torto.
Qualcuno in Olanda ha mostrato perplessità sul passaggio di Castaignos in una realtà di altissimo livello come quella nerazzurra. Il rischio di rimanere intrappolato nella solita, inutile girandola di prestiti è ovviamente presente. Tuttavia non esistono migliori premesse per un impatto positivo del giovane nell’Inter. Castaignos è più pronto di qualsiasi pari età italiano, tanto dal punto di vista dell’esperienza sul campo quanto sotto il profilo fisico e tecnico. In più, il ragazzo non è fuori controllo come Marko Arnautovic. La scommessa dell’Inter non potrebbe partire sotto auspici migliori.
Castaignos è più un giocatore alla Salomon Kalou che alla Roy Makaay, tanto per rimanere in ambito di attaccanti che hanno vestito la maglia del Feyenoord. Rispetto all’ivoriano del Chelsea (le cui medie gol erano notevoli ai tempi della Eredivisie) il neo-interista però è più un giocatore da area di rigore, nonostante abbia più volte ribadito di non essere “il classico attaccante da ultimi 16 metri”. I gol restano il suo pane – vedere per credere la doppietta realizzata contro l’Ado Den Haag, un concentrato di tecnica, personalità e feeling con la porta. A dispetto della giovane età Castaignos ha già avuto modo di battere un record: nel 2009 è diventato, con 12 reti, il miglior marcatore di sempre della nazionale olandese under-17, sopravanzando i vecchi detentori del primato Jan Vennegoor of Hesselink, Collins John e Geoffrey Castillion.