Lunga e tortuosa la strada del
Cesena, la salvezza per gli uomini di
Massimo Ficcadenti resta un percorso ad ostacoli. La vittoria con la Sampdoria, però, dà al gruppo bianconero una certezza in più. Ed è la doppietta ai blucerchiati firmata
Emanuele Giaccherini, l’attaccante tascabile, mini per definizione, il goleador piccolo che fa grandi cose, a tenere vive le speranze dei romagnoli, ora in grado di guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Speranze riposte in 167 centimetri d’altezza e volontà, quelle del
Cesena. Ambizioni caricate sulle spalle di
Little “Giac”, diventato trascinatore, trasformatosi in big. Basso è bello. Anzi, bravo. L’attaccante più piccolo della Serie A è l’amuleto del Cesena che sogna e non vuole smettere di farlo. Perché dal massimo campionato italiano mancava da venti lunghissimi anni (l’ultima volta nel 1990/91) e di tornare giù, subito subito, non se parla. Storie di provinciali dal cuore grande e di campioni che graffiano, sudano, s’alzano sulle punte per vedere meglio l’orizzonte della salvezza. Come fa Giaccherini, del resto, 25 anni, 177 presenze nei campionati professionistici e 30 gol in tutto.
Ma
Emanuele Giaccherini è anche la conferma che nel calcio la statura è solo una strana opinione. Lo è stata per lui ai tempi del Forlì (stagione 2004/2005), del Bellaria (dal 2005 al 2007), del Pavia (2007/2008), cioè quando il Cesena lo rimbalzava in prestiti formativi nei ruvidi campionati di Seconda Divisione, la vecchia e nostalgica Serie-C2. Troppo basso, poco spazio, ancora giovane: tre scuse fanno tre panchine come tre indizi una prova. A credere in lui, per primo o prima di altri, è stato Pierpaolo Bisoli. Nel 2008 è il tecnico di Porretta Terme a consegnargli una maglia da titolare, scacciando via quel “quasi quasi smetto” che per un attimo l’aveva sfiorato.
Fiducia ripagata, eccome. Alla stagione d’esordio in
Prima Divisione, Giaccherini si rivela uno dei protagonisti-promozione (29 partite, 4 gol), e anche l’anno successivo, nei cadetti, in Serie B, il corto attaccante di Talla, Arezzo, si distingue con merito: 32 presenze e 8 marcature che spingono i cavallucci bianconeri verso il mare magnum della Serie A. E a chi temeva sarebbe affogato Giaccherini risponde con un
gol al
Milan, uno all’
Inter e altri due (fondamentali) alla
Samp. Il Cesena, insomma, è ancora a galla. Che poi la salvezza resta una questione di punti, sì, mica di centimetri.
Giorgio Burreddu