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Le pagelle alle squadre di Serie A

Redazione

24 maggio 2011

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Milan, voto 10: Ha vinto lo scudetto. Tanto basta. E’ stata la squadra più continua, ma soprattutto quella che ha creduto di più nel titolo. Ha avuto fame e ha potuto contare, soprattutto a inizio stagione, nel fattore Ibrahimovic, uno che ti fa vincere le partite giocate male. Allegri ha dimostrato personalità. Ha capito che per trionfare in Italia bisogna avere una squadra solida in difesa. Thiago Silva e Nesta sono stati una garanzia. Poi tante belle sorprese, come Robinho, Boateng o Van Bommel. Tricolore meritato. Napoli, voto 9: Era dai tempi di Maradona e Careca che il Napoli non lottava per lo scudetto. Mazzarri è riuscito in questa impresa. Se poi il sogno non si è avverato è un dettaglio di poco conto di una stagione esaltante. Le scaramuccie dell’ultimo periodo con De Laurentis hanno rischiato di rovinare tutto, così non è stato perché la qualificazione diretta alla Champions, alla fine, è arrivata. Udinese, voto 8,5: Farà i preliminari di Champions League, nonostante nelle prime 5 giornate abbia collezionato solo 1 punto. Questo basta per far capire che campionato ha disputato l’Udinese. Di altissimo livello. Sanchez e Di Natale a tratti incontenibili. Grandi ripartenze e solidità difensiva. Guidolin è stato bravo a sfruttare al massimo una rosa piena di qualità, ma che in passato aveva sofferto di discontinuità. Lazio, voto 8: Champions persa per colpa della differenza reti. Un’annata vissuta sempre nelle zone alte della classifica. Ha pagato le tre sconfitte di fila contro Inter, Juve e Udinese e l’Europa dei grandi è sfumata per un soffio. Il lavoro di Reja, però, non può che non essere valutato in modo positivo. Chievo, voto 7: E’ un miracolo che si ripete ogni anno. Non sarebbe neanche giusto chiamarlo così. Pioli ha svolto un ottimo lavoro sulla scia del suo predecessore Di Carlo, la squadra non è mai stata a rischio Serie B. Parma, voto 7: In zona retrocessione con Marino, la salvezza è arrivata grazie all’intervento di Colomba. Il tecnico bolognese, in pochissimo tempo, ha trasformato il brutto anatroccolo in un cigno e i gialloblu, da timidi e impauriti, si sono messi a giocare un calcio spettacolare con tanto di successi su Inter e Juventus. Inter, voto 7: La sensazione è che fosse l’unica, vera avversaria del Milan. La sensazione è che si tratti di una stagione sprecata. Male con Benitez, che non aveva la fiducia di società e giocatori, meglio con Leonardo. C’è quel derby “del sorpasso” perso in modo netto che alla fine ha inciso in modo determinante sulla classifica, consegnando di fatto, il tricolore ai cugini rossoneri. Lecce, voto 7: Data per spacciata ad inizio anno, ha raggiunto la salvezza con una giornata dal termine. De Canio è stato bravo a sopperire ai limiti tecnici della rosa con un calcio sempre propositivo. Decisive le vittorie di Genova contro la Samp e nel derby contro il Bari. Bologna, voto 6,5: Il giudizio è la media tra l’ottimo inizio e i deludenti ultimi due mesi, dove, ad un certo punto, era stata messa anche a rischio la salvezza. Ma il lavoro di Malesani nel complesso è stato buono, tra punti di penalizzazione e vicende societarie delicate. Per mesi i giocatori non hanno preso lo stipendio, in campo, però, ci hanno sempre messo il cuore. Cagliari, voto 6,5: Squadra nel fondo della classifica con Bisoli in panchina, poi è arrivato Donadoni e i sardi, all’improvviso sono rinati. Raggiungendo una posizione tranquilla in campionato. Catania, voto 6,5: Male con Giampaolo, gli etnei hanno mantenuto la Serie A grazie alla cura Simeone. Argentino in mezzo a una squadra di argentini. Finale di campionato soddisfacente, con tanto di ciliegina sulla torta: la vittoria sulla Roma nei minuti di recupero. Cesena, voto 6,5: Dopo le prime tre giornate i ragazzi di Ficcadanti erano primi in classifica e avevano anche battuto i futuri campioni d’Italia del Milan. Poi il calo, la crisi e una salvezza che a marzo sembrava difficile da agguantare. Decisiva la vittoria a Genova contro la Samp e i punti collezionati nell’ultima parte di stagione Palermo, voto 6: Molto probabilmente, per quanto mostrato a inizio anno, la squadra vale più dell’ottavo posto in classifica. Rosa giovane e di grande talento, ha sofferto di continuità e ha pagato la frenesia del suo presidente che dopo il 7 a 0 subito dall’Udinese ha cacciato Delio Rossi, pentendosi subito della decisione presa. Ha chiuso con qualche buona prestazione, andrà in Europa grazie alla Coppa Italia. Genoa, voto 6: Alla fine i tifosi hanno festeggiato la retrocessione della Samp e i due derby vinti. Non c’è nient’altro da salvare nel campionato dei Grifoni, terminato nel limbo del centro classifica, con due allenatori cambiati e mezza squadra rivoluzionata nel mercato di gennaio. Roma, voto 5,5: L’ultima annata della presidenza Sensi è stata vissuta tra alti e bassi. In crisi con Ranieri, la squadra si è risollevata da febbraio con l’arrivo di Montella. Totti ha ricominciato a segnare ma i suoi gol non sono bastati per raggiungere una difficile qualificazione in Champions. Si ripartirà dagli americani. Fiorentina, voto 5,5: Lontani i tempi di Prandelli in cui i viola lottavano per un posto nell’Europa che conta. Mihjalovic ha dovuto fare i conti con tanti infortuni e con il caso Mutu. Dopo un avvio choc la Fiorentina si è assestata a centro classifica. C’è stato qualche acuto, ma la stagione, nel complesso, per una piazza come Firenze, è insufficente. Brescia, voto 4,5: E’ durata meno di 12 mesi la serie A del Brescia. Qualcuno ha detto che con l’organico a disposizione di Iachini il destino era già segnato. Forse, o forse no, perché Diamanti – Caracciolo – Eder non sono proprio gli ultimi arrivati. Poteva fare di più. Juventus, voto 4,5: Del Neri, invece, ha detto che con questi giocatori ha fatto il massimo. Sarà, ma una stagione in cui non si raggiunge neanche la qualificazione in Europa League non può essere che deludente. Bene fino a gennaio, poi si è fatto male Quagliarella e il giocattolo si è rotto. L’anno prossimo prenderà avvio l’ennesimo nuovo progetto con Conte in panchina. Bari, voto 4: Sorpresa lo scorso anno. Retrocessione e ultimo posto in classifica in questo. Annata storta, piena d’infortuni importanti che hanno fatto precipitare la squadra nell’inferno della B. Ieri l’ultimo ruggito a Bologna, nell’inutile sfida del Dall’Ara. Forse se i pugliesi avessero gettato prima in campo quel Grandolfo… ma si sa, in Italia, si punta davvero troppo poco sui giovani. Sampdoria, voto 3: Un vero e proprio suicido. Partita in agosto con i preliminari Champions e soprattutto con Pazzini – Cassano in attacco, ha terminato con la retrocessione in Serie B. Le scelte di mercato del presidente Garrone e l’avvicendamento Cavasin – Di Carlo non hanno pagato. Anzi, si sono rivelate disastrose. Francesco Aquino

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