Il post numero 100 per dire 100 cose che mi piacciono.
1. Questo blog, perché mi tiene in contatto quotidiano con voi.
2. Il Guerin Sportivo, perché è una boccata d'aria buona.
3. Il colore blu.
4. La faccia dei miei figli quando li lascio davanti a scuola.
5. Arrivare ogni giorno e sedermi sulla sedia di lavoro. E pensare: per fortuna c’è ancora.
6. Il Giovane Holden.
7. Bere una bottiglia di Franciacorta con gli amici.
8. Il sinistro di Ramirez.
9. I giornali presi in edicola alla mattina, caldi e profumati. Mica come l’ipad, che per ora uso pochissimo.
10. La squadra del Penarol al Subbuteo.
11. Comprare ai mercatini vecchi libri e riviste di calcio.
12. Il caffé del bar Billi.
13. Il sole, perché è una giornata già diversa.
14. Sfidare mia moglie al tennis della wii, appena i bambini dormono.
15. Corrado Guzzanti.
16. La maglia della Sampdoria.
17. Una cena sul lungomare di Napoli, il menu è ininfluente.
18. Curzio Maltese.
19. La cortesia e la civiltà di Cesare Prandelli.
20. Le fotografie, davanti alle quali starei per giorni e giorni.
21. Il giornalismo, perché resta un mestiere magnifico.
22. Gustave Flaubert.
23. Mario Schifano.
24. Gli articoli di Emanuela Audisio.
25. Fiorello.
26. Leggere un bel saggio di storia in un paio di giorni di libertà (averne!).
27. Gianfranco Zola, il migliore fuori del campo.
28. La telefonata quotidiana con mia madre.
29. Gli amici che mi ha dato il calcio, da Livorno a Lecce.
30. Le penne bic, nere.
31. I parroci di frontiera, in Africa o a Scampia.
32. La torta Sacher.
33. Firenze, dove mi piacerebbe un domani vivere.
34. I fratelli Coen.
35. Le frasi del Trap, persona straordinaria (anche a tu per tu).
36. Lo skyline di New York.
37. Una lager a Londra.
38. La telefonata di ogni mese con Mura, Bortolotti e Beccantini.
39. La montagna d’estate.
40. Internet, perché davvero ci ha cambiato la vita.
41. La musica Anni 80 che guardo ogni tanto su Mtv classic.
42. Gigi Simoni.
43. Giorgio Scerbanenco
44. I venerdì sera al Casalone, dove manco da dieci anni.
45. I ragazzi indignati per le strade.
46. Luciano Bianciardi e Giancarlo Fusco, una Milano da antologia.
47. Le maglie di calcio vintage.
48. Triste solitario y final.
49. Le mail dei lettori del Guerin Sportivo: mai insulti, ma grandi spunti.
50. La vespa.
51. Il cambio Campagnolo della mia bicicletta.
52. Le curve degli Anni 80, a cominciare dalla Fossa dei Leoni.
53. Correva l’anno e la Grande Storia in tv.
54. Mia figlia Nina che mi dice «te lo prego, babbo».
55. I ragazzi che vogliono fare i giornalisti, malgrado tutto, malgrado le difficoltà.
56. La foto di Mario sulla libreria: se sono diventato giornalista lo devo te, amico mio che non ci sei più.
57. L’aereo nell’attimo esatto in cui decolla.
58. Il profumo delle pinete, negli ultimi anni quella di Tirrenia.
59. La partita di calcio sul divano di casa, prendendo appunti perché resta un lavoro (come no?).
60. Le immagini della vittoria dell’Uruguay nel Mondiale del 1950.
61, Il pesce fritto mangiato con le mani.
62. I tramonti che ti entrano dentro.
63. Le copertine dei dischi, oggi che itunes e lo scarico gratuito le ha quasi cancellate.
64. Le lezioni storiche di Paul Ginsborg.
65. Gli altri professori universitari che nemmeno leggono le tesi, tanto c’è l’assistente.
66. Ascoltare Radio Rai, l’ultimo (vero) servizio pubblico.
67. Il teatro leggero.
68. La storia di Giorgio Perlasca e di altri eroi comuni.
69. I libri di Antonio Tabucchi.
70. Giocare alla playstation contro mio nipote Marco e perdere sempre.
71. I licei e le università italiane, osteggiate in ogni modo.
72. I Pearl Jam, i Radiohead e Jeff Buckley.
73. Fiorella Mannoia cantata a squarciagola.
74. Le vacanze d’estate, diverse da un tempo, ma sempre belle.
75. Il tavolo - sempre quello - al Galeone, la mia mensa quotidiana.
76. La classe di Alessandro Nesta, che ha ottenuto un centesimo del suo valore.
77. La prima partita della mia vita: Bologna-Cina 1-2 (qualcuno mi sa dire la data esatta?).
78. Il the freddo al limone.
79. Passare gli Amarcord di Nicola Calzaretta.
80. La città più bella del mondo: Gerusalemme.
81. Visitare appartamenti, perché mi scarica i nervi.
82. John Fitzgerald.
83. I Baci Perugina.
84. Quelli che non ne possono più di Calciopoli: bisognerà pure ripartire prima o poi.
85. Don Milani.
86. Studiare nel silenzio totale della notte.
87. Usain Bolt: mi emoziona.
88. Martin Scorsese.
89. Rileggere tutto Gianni Brera.
90. Le breaking news di Sky Tg24.
91. Il gelsomino della mia terrazza che sboccia due volte all’anno.
92. Il pesce all’acqua pazza.
93. Preparare regali per gli altri.
94. Santa Maria delle Grazie, a Milano.
95. Lie to me.
96. Italo Calvino, Giuseppe Pontiggia, Goffredo Parise, Guido Piovene, Alberto Moravia, Piervittorio Tondelli e l’intera cultura italiana del dopoguerra.
97. Le lampade Castiglioni.
98. Il Giro d’Italia.
99. Sbucciare le mele.
100. Le altre 1.000 cose (libri, dischi, abitudini, affetti) che qui non potevano starci e che comunque riempiono la vita.