Il pagellone della Eredivisie
Con i play-off Europa League e promozione/retrocessione, domenica si è conclusa la stagione 2011/12 di Eredivisie. E’ quindi tempo di bilanci. Prima però, i verdetti definitivi: Ajax campione; Feyenoord ai preliminari di Champions; Psv Eindhoven, Az Alkmaar, Heerenveen, Vitesse e Twente (questi ultimi grazie al ranking fair-play UEFA); Excelsior e De Graafschap retrocessi, e sostituiti rispettivamente da Zwolle e Willem II.
10 - Ronald de Boer e Ronald Koeman. Difficile scegliere chi abbia compiuto l’impresa più grande. De Boer ha bissato il titolo nonostante infortuni, conflitti societari e rovesci in campo (su tutti il 4-6 contro l’Utrecht) che avrebbero fatto deragliare anche la squadra più esperta, chiudendo il campionato con 14 vittorie consecutive. Koeman invece ha preso una squadra di under 21 da centro classifica e l’ha piazzata al secondo posto contro tutti i pronostici, ricostruendosi la carriera dopo i flop di Valencia e Alkmaar.
9 – Bas Dost e Luciano Narsingh. Sono targati Heerenveen sia il capocannoniere (32 gol) che il miglior assist-man (17) della Eredivisie. Il primo ha le movenze, un po’ legnose, di Mario Gomez, ma fortunatamente anche un feeling con il gol molto simile. Il secondo sembra Elia ai tempi del Twente: la miglior ala della Eredivisie. C’è da augurarsi che sappia scegliere meglio le sue prossime squadre.
9 – Evander Sno. Come rendimento, il miglior giocatore della Eredivisie. Interno destro nella mediana a tre dell’RKC Waalwijk, è stato il perno di una squadra che, partita per salvarsi, ha sfiorato la qualificazione all’Europa League. Un giocatore pienamente ritrovato.
8 – Christian Eriksen e Jordi Clasie. Quando i giovani sanno usare la testa. Il danese, classe 92, dirige il gioco in casa Ajax come un novello Litmanen. Il Feyenoorder Clasie, classe 91, è la piccola versione oranje di Xavi. Meno pubblicizzato del collega, altrettanto talentuoso.
8 – Bomber. Tanti e per tutti i gusti, come vuole la tradizione della Eredivisie. Oltre al citato Dost, ecco il panzer svedese John Guidetti (Feyenoord, in prestito dal Manchester City), il versatile Luuk de Jong (Twente), il rapace d’area siriano Sanharib Malki (Roda), il fulmine ivoriano Wilfied Bony (Vitesse).
7 – Adam Maher. La scorsa stagione nelle giovanili dell’Az, quest’anno titolare in campionato e in Europa League, fino all’ingresso nella pre-selezione dell’Olanda per Euro 2012. Nel centrocampo a tre dell’Az ha giocato indifferentemente da trequartista, da interno e da mediano. Talento dell’anno.
7 – Jeroen Zoet. Miglior portiere del campionato, nonostante la porta da difendere fosse quella del neopromosso RKC Waalwijk. In prestito dal PSV Eindhoven, quando il club della Philips deciderà di salutare Isaksson non dovrà nemmeno fingere di cercare il sostituto.
6 – John van den Brom. Tecnico specialista dei play-off di Europa League, vinti lo scorso anno con l’ADO Den Haag e quest’anno con il Vitesse. Ma potrebbe cambiare aria ancora una volta.
6- Lasse Schøne. Numero 10 atipico capace di coniugare tecnica e sostanza, il danese è uno dei giocatori più sottovalutati del campionato. Ha dovuto svincolarsi a parametro zero dal NEC per trovare un ingaggio nell’Ajax (segnale in chiave mercato: partirà Eriksen?). Sfortunatissimo in nazionale: ha saltato per infortunio i Mondiali 2010, si è beccato il girone della morte a Euro 2012.
5 – Steve McClaren. Minestra riscaldata di casa Twente, illude tutti con uno spettacolare 6-2 in casa del PSV Eindhoven prima di chiudere con un mesto sesto posto, centrando l’Europa solo per il fair-play. E con una media-punti inferiore a quella del vituperato (dalla dirigenza) predecessore Co Adriaanse.
5- Rodney Sneijder. Illude con un gol e una prestazione sontuosa al debutto. Poi si spegne rapidamente, denotando un atteggiamento di sufficienza come nemmeno il fratello maggiore. Che però, con tutto il rispetto, non gioca nell’Utrecht.
4 – PSV Eindhoven. Regina del mercato in estate, ha fallito per il terzo anno consecutivo l’approdo in Champions League. Presi singolarmente, i vari Mertens, Toivonen, Strootman, Wijnaldum, Lens e Labyad non si possono discutere. La squadra però non c’è, e la vittoria della coppa d’Olanda è un palliativo che non accontenta nessuno.
3 – Play-off Europa League. Formula quantomeno da rivedere. All’ultima giornata l’Heerenveen affrontava il Feyenoord, consapevole che in caso di sconfitta si sarebbe qualificato direttamente all’Europa League. In caso di vittoria o pareggio invece i Frisoni sarebbero stati obbligati a disputare i play-off. Ovviamente hanno perso.
2 – Ajax. La mancata cessione di El Hamdaoui alla Fiorentina lo scorso gennaio è una ripicca degna dei bambini dell’asilo. Con la differenza che questi ultimi quantomeno sono in buona fede.
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