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Redazione

29 agosto 2012

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Il cucchiaio di Maicosuel, nella serie finale di calci di rigori cotro lo Sporting Braga, è stato un gesto scellerato solo perché non si è trasformato in un gol. Diversamente sarebbe stato indice di grande personalità... Questo non toglie che l'Udinese, pur avendo dato tutto nella doppia sfida ed essere andata davvero a un niente dalla qualificazione (Armero che incespica fallendo il gol del 2 a 0 può rendere l'idea), non parteciperà alla Champions League e questo oltre a creare un danno a se stessa lo creerà in prospettiva a tutto il calcio italiano. Che di questo passo quattro squadre iscritte tornerà ad averle fra 100 anni... Veniamo al punto. Non da oggi esiste in Lega una corrente di pensiero, che ha nomi e cognomi (quasi tutti i dirigenti dei grandi club, quelli a cui fino a due stagioni fa bastava uno svogliato quarto posto in campionato per accedere alla più importante competizione mondiale per club), secondo cui l'Udinese debba essere in qualche modo 'normalizzata' dal sistema. In altre parole, complimenti a Pozzo che con il calcio guadagna soldi veri, ma a noi restante 99,9% del calcio italiano cosa importa del successo finanziario di un imprenditore? I bilanci sarebbero rimasti in ordine anche senza le cessioni di Handanovic, Isla e Asamoah, senza voler risalire a tutte le cessioni eccellenti del recente passato, eppure Pozzo ha preferito una monetizzazione sicura ad una avventura sportiva insicura, perché non è che Handanovic, Isla e Asamoah (per non parlare di Floro Flores e Torje, 'autoprestati' al suo Granada) i portoghesi sarebbero stati schiantati di sicuro. Questa antipatia montante nei confronti di 'quello che ci guadagna' (frasi ascoltate e non certo da peones) potrebbe tradursi, politicamente, in decisioni arbitrali che nelle situazioni fifty fifty diranno spesso male all'Udinese. Colpevole, in altre parole, non di essere uscita al preliminare di Champions League (è capitato anche a dream team miliardari) ma di non provare mai a costruire una squadra tenendo tutti i più forti delle stagioni precedenti. Così, per vedere almeno una volta l'effetto che fa. Insomma, il livello medio del campionato è peggiorato rispetto all'anno scorso, ma non scommetteremmo su un altro terzo posto dei friulani. Pozzo, forte dei soldi incassati per Alexis Sanchez, Inler, Zapata, Felipe, Lukovic, D'Agostino, Barreto, Pepe, Denis (solo per citare operazioni degli ultimi due anni), la prenderà come al solito con filosofia. Twitter @StefanoOlivari

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