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Sono stati sorteggiati ieri i gironi della Coppa d’Africa, che prenderà il via a gennaio. Le sedici migliori nazionali africane scenderanno di nuovo in campo a soli dodici mesi di distanza dall’edizione organizzata da Gabon e Guinea Equatoriale, perché la Caf ha deciso di modificare la cadenza del torneo, che d’ora in avanti si disputerà negli anni dispari per evitare di giocare nello stesso anno dei Mondiali. Sarà una fase finale impoverita dalle pesanti assenze di Egitto e Camerun, le due compagini che l’hanno vinta più volte (sette volte l’Egitto, di cui tre consecutive negli anni Duemila; quattro il Camerun). L’organizzazione è stata affidata al Sudafrica, dopo che in Libia, sede originariamente prevista, è scoppiata la guerra civile (la Libia ospiterà l’edizione del 2017). Le città saranno Johannesburg, Nelspruit, Durban, Port Elizabeth e Rustenburg: le stesse degli scorsi Mondiali tranne Città del Capo, Pretoria, Polokwane e Bloemfontein. Chi vincerà la Coppa, raggiungerà Brasile, Italia, Spagna, Giappone, Messico, Uruguay e Tahiti nella Confederations Cup del prossimo giugno.
I gironi sono i seguenti:
Gruppo A: Sudafrica, Angola, Marocco, Capo Verde. Insieme ai padroni di casa, qualificati di diritto, c’è l’unica nazionale debuttante: quel Capo Verde che ha sorprendentemente eliminato il Camerun nelle qualificazioni e che il 19 gennaio scenderà in campo contro il Sudafrica nella gara d’apertura. Faticose le qualificazioni delle altre due contendenti: l’Angola è arrivato alla fase gironi grazie ai gol fuori casa rispetto allo Zimbabwe; il Marocco ha fatto fuori il Mozambico per 4-0, rimontando la sconfitta per 0-2 ottenuta in trasferta. Gruppo B: Ghana, Mali, Niger, Rep. democratica del Congo Ghana e Mali si ritrovano insieme ancora una volta: negli ultimi anni si sono sfidati nelle qualificazioni ai Mondiali 2010 e due volte nell’edizione dello scorso inverno (una ai gironi e nella finale del terzo/quarto posto); il Niger, che ha eliminato la più quotata Guinea, si ripresenta per la seconda volta consecutiva al massimo torneo africano e in Sudafrica cercherà di migliorare le tre sconfitte in tre partite dello scorso torneo, quando vi arrivò da esordiente; la Repubblica democratica del Congo si ripresenta ai gironi dal 2006, dopo aver eliminato la Guinea Equatoriale. Gruppo C: Zambia, Nigeria, Burkina Faso, Etiopia Girone abbordabile per i campioni in carica dello Zambia. I Chipolopolo hanno comunque faticato per arrivare in Sudafrica a difendere il titolo, prevalendo nel barrage contro l’Uganda solamente dopo un’infinita serie di calci di rigore. Torna la Nigeria, che aveva mancato l’approdo nella scorsa edizione. Pirotecniche qualificazioni per le altre due. L’Etiopia, unica rappresentante dell’Africa dell’est, è la nazionale che non raggiungeva da più tempo la fase finale (ultima presenza nel 1982) e per staccare il biglietto per la fase finale, si è affidata alle reti in trasferta (ha perso 5-3 in Sudan, e ha vinto 2-0 il ritorno); il Burkina Faso ha siglato il gol-qualificazione al 96’ contro la Repubblica centrafricana (0-1; 3-1).
Gruppo D: Costa d’Avorio, Tunisia, Algeria, Togo La Costa d’Avorio vicecampione in carica si è qualificata eliminando il Senegal, in una partita che verrà ricordata per l’interruzione causata dalla guerriglia dei tifosi senegalesi (scontri, spari e pietre). L’Algeria, assente nel 2012, ha fatto fuori la Libia in un derby nordafricano; la Tunisia è prevalsa sulla Sierra Leone per i gol fuori casa (2-2; 0-0); il Togo infine ha raggiunto la “final 16” eliminando Kenya e Gabon, ma soprattutto grazie alla Fifa, che ha revocato la squalifica ad Adebayor e compagni, che nell’edizione del 2010 si ritirarono dalla manifestazione in seguito ad un attentato che la nazionale togolese aveva subito sul proprio bus in Angola, e nel quale morirono l’autista e due membri dello staff. Giovanni Del Bianco @g_delbianco
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